30 aprile 2018

A favore dell’aborto

Sì, non mi stancherò mai di dirlo, così come ne ho parlato ancora ieri pomeriggio, molto appassionatamente, alla mia amica, dopo aver visto assieme un già visto video terrificante e diseducativo su Youtube.

Parlavamo sempre sulle solite famiglie che per egoismo fanno figli a iosa, non sapendo come trattarli, non comprendendo quale impegno sia.

Ma appunto di un tema centrale e quasi scandalistico voglio far ricordare, che è parte di questa piaga sociale, ovvero il discorso aborto.

Una volta a me non piaceva l'idea perché mi dispiaceva l'idea del bambino morto prima di nascere, ma più vedevo le famiglie intorno a me, più crescendo e maturando, capivo che alla fine, la tristezza che provavo era più "egoistica" ed irreale che altruista.

Perché sì, quelle che sono contro l'aborto hanno la faccia tosta di dire essere a supporto della vita.
NIENTE DI PIU' FALSO ED IPOCRITA!

Ho ripetuto allo sfinimento, non solo ne siete contro perché alimentate questa idea della donna solo partoriente e costretta ad avere una famiglia (sempre egoismo si tratta, anche se la richiesta viene dai futuri nonni o altri esterni), ma ne siete contro perché ignorate che molte di queste povere donne non possano proprio permettersi di tener un bambino.

Se ne fregano, dimenticandosi che tra le tante vittime, ci son donne stuprate, donne costrette in modo violento, donne senza un padre o partner.

Si dimenticano che queste stesse RISCHIANO LA MORTE, rischiano la morte per loro stesse, o di perdere un bambino dopo, o per entrambi.

Rischiano se vive, e con poca disponibilità economica, di crescere un figlio nel peggior modo, facendo soffrire questi e la stessa madre.

Non è egoismo abortire, è essere oneste!

E' ESSERE ATTACCATE ALLA VITA, così ardua!

Son queste deficienti, oltretutto ignoranti (manco sanno riconoscere un aborto spontaneo -traumaticissimo!- da uno fatto di propria volontà, imbevute da false manifestazioni filo-fasciste come fece Trump di recente "fate più americani!") che invece la vita NON LA RISPETTANO.

Fanno tutto solo per essere considerate delle gran madri modello per la società, ma è solo una facciata, una maschera universale che funziona sì, ma ipocrita.

Potete essere quel che volete, non mi interessa, ma se dite che siete Pro-Vita, io, a cui gli sputi fan disgusto per se', per ironia della sorte, vorrei essere Pro-sputi, per farvene addosso quante sono la cazzate e la quantità di idiozia che sparate quando dite ciò.

Ve lo dico io, e ve lo direbbero tutti quelli che a causa vostra han sofferto per il vostro egoismo, quindi fatevi due belle lavate di capo e non solo due paroline, RIFATEVI QUEL CERVELLO DA GALLINA FASCISTA CHE AVETE.

Le mie scuole medie ed “amici”

Periodo che ricordo pochissimo.
Ricordo solo…
Una delle prime intime amiche dopo tanti anni (l’ultima ed unica ancora prima, era Alessandra delle elementari), Angie.
Angie non era italiana del tutto.
Angie mi regalò una statuina a forma di angioletto coi brillantini un giorno in classe.
Avevo tredici anni, quasi quattordici.
Io e lei andavamo per i corridoi tenendoci per mano.
Fu la prima persona con cui desiderai formare un duo musicale, una band.
Angie possedeva un garage, che spesso andavamo a visitare assieme, di suo padre.
Non possedevo una batteria, e non potendola comunque usare in casa mia, decidemmo di fare questo progetto assieme, che non andò mai in porto.
Lei era fan delle Tatu, anche se non lo diceva spesso, ma io lo avevo capito.
Angie, col passare del tempo, era sempre più aggressiva, più lontana da me, arrabbiata per colpa di alcuni professori.
Angie, vedendo che alcuni compagni miei mi avevano scoperto dei miei disegni erotici nel mio diario scolastico, mi disse di bruciarli. Io mi rifiutai con suo stupore.
I compagni ci guardavano sempre male, me ed Angie.
Poi ci fu Samiria.
Samiria aveva un vasto gruppo.
Samiria aveva l’abitudine di suonare al mio campanello per uscire noi due fuori, verso l’ora di pranzo, che però a casa allora era molto tardi, durava le due-tre del pomeriggio quasi.
A mia zia questa cosa cominciò a dare enorme fastidio.
Con Samiria volevo condividere una prima visita al grande negozio di dolci nel centro città (dove allora vivevo), ma ciò non accadde mai.
Samiria invece andava a farsi tirare sassi o urlava con un gruppo di ragazzi di un quartiere vicino. Io la lasciavo fare tenendomi lontano, non capendo che gusto ci trovasse. Lì fortunatamente c’era una bella edicola di fumetti e libri usati.
Samiria la mandai a quel paese in uno di quegli insulsi giochetti del parco/quartiere dei ragazzi tira-sassi, ed andai nel negozio da sola.
Samiria tornò tempo dopo, chiedendomi di fare da palo-messaggero ad un tizio vicino a me.
Poi la incontrai ad un carosello, a cui mi fu vietato di salire sopra con lei, solo per fare invece compagnia a mia sorella a cui già avevo fatto fare giri prima.
Samiria pianse molto tentando di farmi andare lì, ma io avevo paura che mia zia mi scoprisse, e che quindi mi picchiasse, così fu tutta una mezz’ora di suppliche e stress.
Samiria smise anche di citofonarmi.
L’amica di Samiria invece si fece pù presente dopo, ma facendomi conoscere ad uno pseudo-gruppo che si faceva chiamare come un telefilm di allora incentrato su un gruppo di amiche che facevano spesso i pigiama-party.
Questo pseudo-gruppo si divertì il primo giorno a insultarmi per poi farmi tornare indietro più e più volte. Mi stancai allora di questo gioco e non ci fu più una seconda volta come incontro.
Poi venne Jennifer, anche lei non italiana.
Jennifer stava in un quartiere popolare.
Quando mia zia seppe cominciò a voler che io non la frequentassi più.
Ma non fu per quello che la cosa si realizzò.
Nonostante la facessi ridere e mi trovassi bene in casa sua, lei si approfittava di me facendomi scherzi come buttarmi la faccia nel lavandino o nel water, o copiandomi alcuni compiti.
Sognai lei ridere di me davanti tutta la classe.
Poi vennero gli altri compagni di scuola.
Questi compagni mi chiedevano ritratti e si congratulavano con me per il talento.
Questi compagni avevano uno tra loro, che fuori da scuola, assieme ad un altro tizio, mi dette uno schiaffo addosso. Si facevano passare per miei amici.
Questi compagni mi tiravano lo zaino per tutto il pavimento, riempiendolo di scotch.
Questi compagni probabilmente erano invidiosi del fatto che avesse la prof d’italiano simpatie per me.
Questi compagni mi chiedevano se avevo vestiti perché andavo spesso con la stessa maglia per giorni di seguito, o se mi lavassi, perché tenevo i capelli in disordine e poco puliti.
Questi compagni mi davano della stupida, matta e perversa.
Non ricordo altro, se non che, mandati a fanculo molti di questi, tornai ad essere sola, frequenando così solo i vu’ cumpra’ e clochard vicino alla mia scuola, di cui molti non erano a conoscenza, perché volevo nessuno sapesse.

ARTWORKS 2017_PARTE 11

E da ventuno ciascuno, ora undici mostrati.
Ho anche deciso che non ci sia nemmeno bisogno di linkare i precedenti capitoli di codesta rubrica.
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Fanart di Shaggy 2Dope (Insane Clown Posse) quando era tra fine anni novanta ed inizi duemila, qui con una sua tipica espressione, non ripresa da foto.
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Di nuovo Shaggy 2Dope come la precedente, ma un poco stanco.
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Shaggy 2Dope che cerca di smorzare alcune sue emozioni. Il divisorio nei denti e' roba assai recente, ma l'ho sempre trovato adorabile, perciò...
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Ultima, fanart su Shaggy 2Dope che sembra interagire con chi lo sta guardando. Certe volte mi diverto a fare i personaggi disegnati come se davvero si sentissero osservati.
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Abk/Anybody Killa in mia versione furrosa, molto carico di rabbia (ha il fuoco dietro) mentre tiene in mano un microfono spaventato. Qui c'è anche una delle mie rare firme con me disegnata dentro, a mo' di faccina a cerbiatto.
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Mini vignetta con le mie ufficiali versioni furry di Blaze Ya Dead Homie ed Anybody Killa. Qui sembrano essere super aggressivi l'uno contro l'altro, ma poi... Questo perché credo che certe volte (insegna ciò anche un vecchio episodio delle SuperChicche) sia proprio il contrario della forza bruta a far demordere certe aggressività. Vi rimando ad un video che ricorda altri su simili scherzi:
https://youtu.be/lpLvrxTa6aQ
Sì tra i miei temi preferiti su Youtube ci stanno anche gli scherzi in strada, e questo mi fa spanciare in due ogni volta. Ovviamente intendo quegli scherzi dove nessuno manca di rispetto in modo pesante e stupido (vi ricordate quegli italiani youtubers in Giappone?).
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Autoritratto animalesco. Qui ho gli occhi pure, come il mio animale.
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Altra mia versione furry, coi capelli e con mia tipica espressione.
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Un'altra mia versione, che ricorda un po' quelle passate, dove io per rare volte, avevo delle grosse corna rosse.
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Dovevo essere io in una posizione scomoda.
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L'ultima a racchiudere, vignetta sulla coppia (versione furry) Killaze. Qui Killa/ABK sta ricevendo certe attenzioni dall'amico/collega...

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Blaze e ABK bambini. Killa interagisce con un telecomando mentre Blaze osserva un televisore vecchio acceso che trasmette me versione Cerby che saluta loro due.
Blaze si diverte a fare autoscatti in modo un po' stupidotto, ma nel mentre Killa, entrando nei bagni per struccarsi dopo l'esibizione, entra a far parte dello scatto involontariamente.
Killa (coyote) scopre una sua capacità del volo attraverso le lunghe orecchie, con un Blaze stupito sopra la sua schiena mentre sono entrambi sospesi in aria.
Blaze e Killa furry mentre cercando una strada: Killa è furioso con l'amico perché non si ricorda più le indicazioni per proseguire.

Vignetta scema con Blaze infatutatissimo di Killa, che si ritrova imbarazzatissimo.
Vignetta di un momento dolce sempre con la coppia Killaze.
Vignetta divertente sempre sulla coppia Killaze: ABK è come assetato e Blaze come se stesse davvero lasciandoci la pelle...
Blaze vezzeggia James (Killa/ABK), costui si offende e si sente a disagio, l'altro lo prende in giro, ma sempre affettuosamente.
Mini fumettino con Killa e Blaze in un momento molto intimo e dolce nel letto.
Re-design (non ancora convincente) del mio vecchio personaggio Chapette dalla vecchia serie HELTES.
Alexia, personaggio principale della mia vecchia serie HELTES.
Altro re-design convincente di Alexia, la furetta bambina di HELTES.
Non inchiostrata completamente, di nuovo Alexia.
Blaze e Killa in un tenero momento di effusioni. Killa è aggrappato a Blaze.
Fan art ennesima su Blaze, ma con l'aggiunta di una chiazza di sangue dietro a lui.
Fan art su Shaggy 2Dope, quando iniziava il duemila ed aveva i capelli rossi.
Shaggy 2Dope degli albori, qui con tanti dei miei alienetti coi ciuffi, arrabbiati con lui perché ucciso accidentalmente un loro esemplare. Shaggy non capisce, ed una delle creature gli morde pure la scarpa...
Shaggy 2Dope periodo primi Duemila, in una posa dinamica a caso (no, non ho preso da nessuna foto) e con accetta in una mano, pronto a colpire.
Blaze (con dei rari buchi da sparo di mia caratteristica) intenerito con rossore sul viso perché ricevente un piccolo bacio vicino all'orecchio da Killa: disegnati entrambi come se fossero bambini.
Stavo disegnando sempre più spesso Killa senza i capelli acconciati a treccine/dreadlocks... Blaze abbraccia in senso amichevole ma molto intimo il collega, che sembra gradire. Blaze non ha la lingua di fuori per malizia, ma perché è una cosa che fa sempre quando fa foto o pose buffe col facepaint suo caratteristico.
Killaze furrosa erotica delle prime idealizzate. Killa in realtà sta faticando più per il peso di Blaze che per l'atto... Però chissene, per amore si fa questo ed altro...

29 aprile 2018

ARTWORKS 2017_PARTE 9

Ho deciso di dimezzare il numero di disegni per articolo, e così da 31 si passa a soli 21.
No, non lo faccio per i lettori.
Due LadyKitties fare il bagno assieme cantando con addosso veli e perle. Ho sempre trovato altamente erotico anche disegnare qualcuno con veli trasparenti e grosse perle bianche addosso.
Re-design di un mio disegno vecchissimo del mio personaggio Pazyzy, all'epoca disegnato sul mio caro portadischi arancio regalatomi da mio padre. Pazyzy era una specie di canide/coyote bambino, adottato da una famiglia di procioni...

Blaze e ABK furrosi e nei loro primi costumi/facepaints. 
LadyKittie seducente.
Altra LadyKittie seducente, ma vista da molto vicino.
Applejack delle My Little Pony (ultima e recente saga)
LadyKittie in intimo.
Due LadyKittie giocare in un piccolo laghetto, ignare di un passante SirCat col crepacuore.

Io e tre miei animali simboleggianti me stessa: Il cervo, il gatto e la gazzella, sul mio capo.
LadyKittie danzante. Uno dei pochi disegni dell'anno scorso dove mi sfogo con la mia amatissima operazione d'inchiostratura.
Re-design di un mio vecchio disegno fatto in un diario scolastico delle superiori: era una ragazza angelo ma forse anche una sorta di angelica non-morta, forse anche strega uccisa dagli inquisitori.
Due pucciosi e furrosi Blaze Ya Dead Homie e Anybody Killa piccini picciò, che si guardano negli occhi, tenendosi per le zampette anteriori.
Un SirCat torturato da me.
Un SirCat non molto tranquillo. Non so se nervoso o sospettoso.
SirCat capellone, (perché sì mi piacciono molto i tizi dalla lunga criniera)che si guarda la mano... Boh.
Caricatura di Blaze Ya Dead Homie aka Chris Roleau, con facepaint di due periodi differenti assieme.
Caricatura di Anybody Killa/ABK aka James Lowery, con facepaint semi-visibile.
Blaze e Killa versioni bambinesche, con i loro facepaint e accessori degli albori alla PSY.
Ancora i due in versioni bambini, qui in un periodo poco più avanti, con tutine mentre dormono assieme, tenendosi per mano ed incrociandosi coi piedini.
Killa e Blaze senza facepaint addosso, mentre si danno un bacino, in una versione pucciosissima.
Una delle mie prime fanart a tema Killaze. Non è censurata, è tagliata nel reale proprio così. Killa tormenta l'amico che però soccombe alla tortura.

Ironie della vita musicali traumatiche con Blahzay Roze: che fine hai fatto? In caso di storie di abusi sulle donne…

Non son riuscita a dormire, ma ormai il sonno mi è passato del tutto. Parlando finalmente con la mia amica fumettista dopo tantissimo temp...