30 gennaio 2017

2017. " Ed a che punto siamo adesso? Tu lo sai?"

( da https://www.facebook.com/photo.php?fbid=657189414489769&set=a.104956826379700.1073741828.100005961486449&type=3 )
Quando sentivo loro, prima del 2014, Jamie e Paul non avevano ancora fondato la loro etichetta e per me erano rimasti nella memoria come nella canzone "We won't die"... Qui sono nel lontano 1997. Quando li sentivo, era nel periodo stesso in cui Paul Gray degli Slipknot era ancora su questa Terra, "fratellino" di Joey e bassista dei miei amati "Cappioni" (come li chiamavo io velatamente alle medie/superiori)...
2015-2016. Li riscopro, entrambi i gruppi, rimango triste per la notizia della morte di Paul, dell'abbandono non voluto di Joey Jordison, e per aver saputo che i Twiztid (e successivamente Blaze e Boondox) si son "divorziati" dagli ICP l'anno prima. Ancora vedo commenti e notizie su queste due "crepe" sia nei miei amati assassini mascherati e nei miei pagliacci assassini preferiti: commenti negativi di odio come commenti tristi ma positivi, consapevoli che queste cose purtroppo accadono ai grandi gruppi e che il tempo passa per tutti.
E' molto triste se sei un amante della loro musica perché ti facevano credere di non essere solo, di darti sempre una gioia dentro.
Mi domando quindi come sarà quando avrò trent'anni, e quando come un ormai non più adolescente, mi ascolterò in loop loro versando lacrime dentro il mio piccolo cuoricino, perché saprò che i miei futuri figli non potranno mai sentire o provare le mie stesse emozioni dirette come allora, ma in maniera laterale, come semplice spettatore alla tv, con emozioni più distaccate. Non potranno mai capire quanto dolore io abbia avuto quando potevo andare a vedermi l'ultima performance dei Murderdolls al mio 18esimo compleanno, ma che non potei vedere a causa del tempo in cui ero (famiglia e simili), non potranno mai capire a pieno quando ero quindicenne (circa) e scoprii Slipknot e prima ancora gli Twiztid perché molto simili alla mia persona, da amante sfegatata dei film horror, dei dolci e delle cose un pò fuori di testa. E' buffo da una parte perché mi immagino me fra trent'anni sempre vestire come un giovane, magari con un aspetto più bizzarro di quel che ho, ma più in pace con me stessa, perché solo adesso sono come sono davvero, in vent'anni di vita ho cercato di provare a farmi "più accettabile" agli occhi degli altri, ma ero sempre a disagio, non mi sentivo davvero felice!
Ed è questo il punto: sarò felice ricordando cose del passato perché non ho potuto godermele del tutto a causa di esterni. Ho pentimenti al riguardo perché non li ho goduti davvero, solo potendo dal mio stereo ancora vivo regalatomi da mio padre tanti tanti fa, il mio unico piacere personale, la mia droga per le migliaia di opere manuali create ogni sera, ogni notte, lontano dai miei parenti, segreti e parole buttati lì per evitare suicidi e rabbie, perché per me era una lotta continua, ero sempre incazzata col mondo perché mi derideva, mi reputava strana (quanti " Tu sei strana" ho ricevuto), non ho mai avuto un vero amico "fisso" perché alla fine capivo che stavano con me solo perché li facevo ridere, non per vera amicizia, e questo mi faceva stare malissimo ancora di più. E quindi per me gli unici amici erano la musica, il disegno, la scrittura, il ballo (sì, io ballavo in stanza quando non c'era nessuno in casa), i fumetti, i libri (letti di nascosto sotto il cuscino quando tutti dormivano), i film horror e drammatici/storici/di guerra, i cartoni animati vecchi... Non so se i miei pargoli saranno come ero io allora, ma farò di tutto per farli capire quanto io abbia amato (ed amo ancora, prendete per esempio i Murderdolls: nonostante non esistano più non li ho mai dimenticati, e continuo ad amarli come una volta) e di quanto siano stati (e sono) importanti per me! Così come per tutte le altre bands che amo ancora, perché amo fottutamente la musica, è la mia droga assoluta, non riesco a farne proprio a meno, non mi stanco mai di ascoltare, ascoltare, ascoltare fino all'infinito! Pensate che quando ero adolescente, mettevo il mio vecchio giradischi portatile all'orecchio o in cuffie giganti pure mentre giravo le spiagge in solitudine (odio l'estate ed i bagni estivi, ma ai tempi mi ci portavano a forza) per calmarmi, fantasticare e pensare ad alcune frasi che si formavano nella mia testa.
Non so se i miei pargoli saranno pazzerelli come me, ma farò di tutto per lasciarli ispirare con la musica alta in casa sempre, farli ballare e ridere sguaiatamente con me se vorranno. Questo è quello che secondo me la musica ha cercato di fare con me, e io la ringrazierò facendola rivivere a loro, malinconicamente ma positivamente.
Perdonate lo sfogo, ma sentivo di dire tutto questo da molto tempo, ma decido sempre all'ultimo di fare le cose per timori, è lunga la strada per cercare di combattere la mia ansia su tante cose, a partire dalle stesse persone, dalla mia filofobia (non sto dicendo tanto per dire, so che sono affetta da questo problemino), dalla paura di essere sempre "squadrata" da occhi altrui. E la musica, come dall'inizio di questo 2017, mi sta aiutando, che lo sappia o no, lo sta facendo.

                                               (collage mio fatto ieri della canzone "Hokus Pocus")
       

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