3 novembre 2016

Lucca Comics And Games 2016's Little Big Experience.

Avevo promesso che ne avrei scritto qualcosa al riguardo. Anche se so che pochissimi leggeranno ed la stessa quantità gliene frega qualcosa, io voglio scrivere lo stesso questa esperienza.
Ovviamente non metterò tutte le foto fatte perché essendo tante occupano spazio inutile, poichè voglio solo narrare l'esperienza dal punto di vista interiore, da cosa han visto e sentito i miei occhi ed il mio corpo stesso. E poi me ne han fatte così tante che non tutte ancora le ho con me...
Ebbene, io e questa mia amica- che ormai considero tale anche se ho ancora mille dubbi e timori riguardo il nostro rapporto (di quasi un anno da quando mi ha conosciuto su internet) ma non una questione personale perché ho questa sensazione con tutti i rapporti umani- c'eravamo messe d'accordo due mesi prima riguardo il cosplay da portare a Lucca per il famoso evento annuale. All'inizio non ero molto nella convinzione perché in realtà questa "novità" che ricordo il tale Jordison (inutile spiegare chi è) molte volte mi dà un pò di disagio e nervoso, e vestirmi da lui avrebbe rafforzato questa cosa, e temevo come sempre prese in giro, derisioni e varie cazzatine che son nella mia mente. Ma grazie a lei non so come, ho lasciato stare timori vari e senza preoccuparmene ho preparato la maschera che avevo ordinato (fortunatamente il modello più economico arrivò subito, cosa che non si può dire della versione più costosa e dettagliata che ancora non mi è arrivata) e ho preso "il via" divertendomi a decorarla, mettendoci un pò di "me", poichè preferisco fare le cose in modo che le senta "mie". Allargai gli occhi e misi più linee intrecciate come graffi ai lati della bocca rispetto alla versione originale, aprendo anche la linea della bocca in modo da fare un'uscita d'aria per poter respirare meglio. Ci mettemmo d'accordo per poter stare lei da me per tutto il periodo Comics, preparando mangiare, letti, film, cose da fare per il costume ecc.
E così ci vedemmo per la prima volta. Era da tanto tempo che non vedevo la stazione di Firenze, ma stavolta ero molto più in ansia delle altre volte. Mi sentivo molto sotto pressione, la gente che mi fissava mi stava molto dando sui nervi (odio che mi fissino quando sono per i fatti miei) e non facevo che parlare sotto voce per contenere l'ansia che cresceva.
Feci pure il filmato davanti a me non solo per "immortalare" il momento.
Ci vedemmo così, lei mi vide da lontano e corse velocemente verso di me, abbracciandomi forte. Io stavo letteralmente soffocando e morendo dentro, ma poi ripresi fiato.
Parlammo e andammo a prendere il treno per la mia città.
A casa mostrai le stanze e mi sedetti per riposarmi un poco. Era emozionata e pure io anche se non si notava molto nel mio sguardo un po' "fermo" ed impassibile quando sono sotto tensione.
L'aiutai a sistemare la roba, e in questi giorni le feci pure il letto un sacco di volte. Nel giorno prima del primo giorno di Lucca pensammo molto a rilassarci ma finimmo anche di definire le tute, e tanto per provarle quando ancora non erano modificate, facemmo un giro nelle vicinanze. C'erano i bambini delle scuole che uscivano, e alcuni si fecero fare la foto con noi. Ci divertimmo molto, io ero un po' sotto ansia ma trovai comoda la tuta ed il fatto di essere vicini ad Halloween mi confortava come scusante, anche se lo avrei fatto lo stesso se non era così. Dopo una bella girata di molti minuti i miei piedi erano stanchissimi e tornammo a casa molto divertiti. Ci facemmo altre foto scherzose col mio compagno e dopo aver fatto un po' di spesa (dimenticando un attimo che avevamo le maschere addosso, ma vabbeh) mangiammo e ci vedemmo la Cosa e The Blob, come si era promesso. Notai che delledifferenze tra me e lei c'erano, anche se poche. Le lasciai vedere le miliardi di foto che avevo nelle mie cartelle sul pc, soprattutto di artisti musicali metal.
In tutti e cinque i giorni, tranne forse i primi due un poco, lei crollava subito anche se diceva di saper resistere al sonno, mentre io rimanevo sveglio e appena lei entrava nel letto, ci parlavo un po' per tornare al letto con il mio compagno. Le dicevo:" E' un bene che tu non sia insonne come me"
Andammo in macchina verso Lucca, e riuscii a mettere tutte le canzoni che avevo nel pc nel tablet, e così per un'ora e mezza due lei potè godersi i gruppi musicali che aveva scoperto da me.
Nell'ultimo giorno le feci conoscere gli ASP e gli DMC dallo stereo, i Lord of the Lost dai miei video personali girati da me stesso. Ci vedemmo mezzo del dvd originale degli Slipknot (nei primi giorni) ma stoppai perché la vedevo troppo stanca e non volevo sciupare così la sua visione.
Fu divertente ma anche troppo caldo per quei giorni a Lucca, il trucco nero che mettevamo intorno agli occhi bruciava, solo io ero abituato, però il caldo sotto la tuta mi faceva stancare un bel po'.
Fortuna che eravamo quasi vicini. Il primo giorno ci fecero pochissime foto, ma in quelli seguenti ce ne fecero molte, incontrammo anche il buon Fabio Taddi con cui intrattenemmo una conversazione tranquilla. Mangiammo le patate "locas" e bevemmo molta coca cola. Il terzo e quarto giorno invece non andammo, causa stanchezza da parte mia, ma ci divertimmo molto a vedere film e raccontandoci esperienze, cenando anche in cucina con roba calda. Nell'ultimo giorno, causa mancanza del mio compagno che era ad un contest serale, andammo io e lei da soli verso lucca, e dovemmo portarci la roba con noi, ma ci fecero moltissime foto. In treno passando per caso per andare in bagno, incontrai la mia recente amica giovanissima Marzia, che non vedevo da settembre, e parlammo pochissimo. Avevano promesso che alla fermata saremmo andati assieme, ma invece andarono via subito, lasciandoci lì. Lasciai perdere, ci truccammo in bagno, cercammo l'entrata ed entrammo nelle mura.
Era da tempo che non andavo in un posto così lontano senza la presenza di Marco, e mi sentivo molto in ansia anche per questo. Incontrammo Marzia verso l'ora di cena, c'era bellissima musica celtica ed io ascoltando quella musica trascinante schizzettai con la penna su un foglio degli orari dei treni qualche micettina, come dimostrazione a quella donna che stava con la nonna di Marzia che mi parlò dei miei disegni e di come le piacevano così tanto da quasi sembrarle "copiati", in senso buono. Mangiai del pollo impanato fritto e poi andammo alla ricerca di una cosa per sua sorella (da parte di Iasmin) e di un fumetto (da parte mia), dopo aver salutato la mia amica e sua nonna. Io trovai solo il fumetto (per quanti soldi disponessi, ma fu una buona comprata) di Anne Frank alla Feltrinelli d laggiù (in cui non sono mai entrato), e lei sotto consiglio mio prese un taccuino grande con una copertina di Naruto. Prendemmo da bere e salimmo sul treno. Mi cambiai e mi levai la maschera, sembravamo dei blackster e cominciammo a farci altre foto. Mi sentivo meglio, ero di nuovo io, anche se nelle foto continuavo a sembrare il Jordison, e vabbeh. Mentre uscimmo per andare nella nostra fermata, il treno manco aprì le porte. Fortunatamente a due minuti eravamo alla stazione sempre di Prato, solo che avremmo dovuto camminare un bel pò, e lei era aveva la valigia pesante. Ci scorse la nonna di Marzia chiedendomi come mai fossi lì, e spiegai il fatto. Così ci portò a casa nostra, tanto la conosceva già, e parlai del più e del meno con lei. La sera prima per Halloween, indecisi su dove andare per fesetggiarla, alla fine anche se in ritardo optammo per la famosa festa nel borgo. A parte il freddo preso nelle orecchie per colpa di Marco, trovammo il posto meraviglioso nel suo silenzio morto, e la mia amica confermò più volte quanto le piacque nonostante tutto.
Un cantante di strada cantò appena entrammo la canzone famosa del suo paese. E dei camionisti ci gridarono il famoso motivetto "If you're 555..." a cui lei finì la frase di Corey saltellando gasata.
Non so dire se questo cosplay fu più bello degli altri o no poiché ci fecero meno foto (di quante ne abbia viste io intendo) ma nello stesso tempo anche se non mi muovevo molto mi sentivo molto bene.
Solo nel primo giorno ci fu un litigio col mio compagno riguardo il mio modo solito di fare con chi mi faceva le foto. La cosa si risolse ma quando mi fece arrabbiare mi sentii molto male, mi sentivo non compreso come al solito, e Marco se ne uscì con una delle sue frasi solite come "Due uomini non posson stare assieme" ma non riferito alle coppie omosessuali, ma al mio carattere, alla mia persona, che per lui ero troppo "libero", mentre io vedevo solo la sua insicurezza nel "far vedere" a "tutti" che eravamo fidanzati, "Perché una coppia non si comporta così". Io dissi più volte:" Tu, lasciando stare la gente, cosa vedi? Vedi un tradimento? Vedi che io possa mollarti per altri quando invece si tratta solo di una foto nel web? Mi pare non ci sia niente di tutto questo, e di cosa c'è dovresti guardare"
Fortunatamente la pertosse non arrivò forte, ma mi sentivo molto il cuore ferito dentro.
Io voglio una donna, non un uomo. Risuonava nella mia mente. La mia amica mi tranquillizzò e dopo a casa ci rilassamo tutti, ma dentro stavo ancora un poco male.
Quindi non saprei dire come sia stato. Emozionante da una parte, dolorosa dall'altra.


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Non son riuscita a dormire, ma ormai il sonno mi è passato del tutto. Parlando finalmente con la mia amica fumettista dopo tantissimo temp...