26 aprile 2018

Marilyn Manson's Portrait of an American Family_Un Album Al Giorno Per Dieci Giorni_Giorno 3


                                   Jason V è lieto di presentarvi il mio terzo disco di oggi.
                                                            Ed il suo retro di copertina.

Questa rubrica continua, seppur in leggero ritardo, e mi accorgo che senza volerlo, col disco del primo giorno, del secondo e di questo, ho rappresentato tre decadi in senso cronologico.

Stavolta ho scelto infatti un disco storico degli anni '90, disco del temuto ed apprezzato nello stesso tempo e periodo di allora e di oggi, Brian Hugh Warner, più conosciuto col caricaturale nome artistico Marilyn Manson.

Prima che molti storgano il naso, sappiate che so benissimo anche io che questo cantante non abbia inventato di niente di nuovo, ma non si può negare che abbia mescolato certe arti culturali nel modo giusto, scioccando in modo da far ragionare alcune menti. Avrà fatto cazzate, è vero, ma chi non ne fa? E' pur sempre intelligente, così come è il suo essere artista, che voi rinneghiate o no. Può non piacere, ma non si può negare che abbia avuto un certo impatto sulla società (seppur in modo estremo e figurativo, anche se conoscendo certi gruppi nati nello stesso periodo, in europa, specialmente scandinava, direi mooooolto meno di questi ultimi) e con questo, risollevato alcuni problemi ancorati a questa, come il bigottismo, le armi libere, l'avidità, la perversione e così via.

Detto questo, quindi potete capire che per me è stato uno dei pilastri non solo musicali, ma anche un po' filosofici, non perché vedevo in lui qualcosa da imitare, ma un qualcuno che parlava per me. Per chi non sapesse nulla riguardo la sua più famosa biografia, Brian non ha avuto un'infanzia felice, aveva a cuore gli animali e ha conosciuto persone, pure vicini e famiglia, tormentati, mascherati da ipocrisia, felici solo apparentemente, rigidi su cosa anche io vedevo come normale, naturale, che hanno anche abusato o fatto sentire più volte lui a disagio, proprio come accadeva a me. Non mi piaceva Manson fisicamente (certo, lo ritenevo un bel ragazzo, ma esteticamente mi attraevano più gli altri componenti, conosciuti molto dopo aver sentito le sue canzoni dal disco compratomi proprio per interesse ad approfondire la sua estetica, oltre che per interesse musicale, insomma in parole povere, conoscere tutto il suo mondo dietro), ma ero interessata a sapere di più cosa provava in quelle situazioni, come vedeva la gente e altro.

Avrei quindi moltissimo, moltissimo da dire su di lui, ma è così tanto che non finirebbe più questa analisi, perché anche lui seppur scoperto verso i tredici anni (e poi anni dopo, verso i sedici-diciassette), ha fatto parte in pieno della mia vita. Da bambina già, mi fu presente, senza che io sapessi chi fosse, guardando un suo videoclip passato per caso sul canale MTV (prima che il famoso ex-canale di sola musica degenerasse, ahimè): era la canzone cover Tainted Love, e me lo ricordai proprio per la scena un po' umoristica del suo ex bassista Jeordie White aka Twiggy Ramirez (anni, tanti anni dopo, divenne senza che lo collegassi a questo ricordo, un mio interesse romantico dei sogni adolescenziali tipici) dove lui, andando a questa festa americana liceale, leva le cuffie ad un dj, per mettersele lui e far partire la canzoni del collega. Quando chiedevo a qualcuno allora, citando questa scena, di chi fosse questo video musicale e canzone, nessuno seppe rispondermi. Un giorno, dieci anni e più tardi, andai ad un negozio di dischi, e girovagando, trovai l'album che vedete in foto. Lo ricollegai ad un altro mio disco, regalatomi da mio padre, di quelli masterizzati. Infatti Manson lo avevo già ai miei tredici anni, solo che quando cercavo di sentirlo, mia zia mi guardava severamente, vietandomi di ascoltarmi quel disco. Arrivai ad avere paura letteralmente di metterlo sotto la puntina, e così fu. Quale spreco, invece. Dopo aver visto il disco, scoprii dietro la copertina i membri, e mi venne ancora più curiosità, ma non potendomelo comprare, arrivata a casa decisi finalmente di riprendermi quel disco mio di mio padre, e sentirmelo. Fu amore, molto amore, e giorni dopo comprai l'originale. Da lì scoprii, cercando sul web, che uno dei membri, altro non era che quello visto da bambina, tale Twiggy, e da lì ancora mi informai sempre più, non solo su di lui, ma anche sugli altri, sui loro progetti in comune (Murderdolls per esempio, collegamento a Brian, che scoprii questo più tardi ancora).
Io vestivo già di nero, ascoltavo già la musica metal (Cradle of Filth, SOAD) quindi per me non era nulla di nuovo, e non ero affatto interessata a vestirmi come loro (che poi, molti lo conoscono per come era dopo il 2003, ma nel 1994 e prima, non era così darkettone ne' inquietante, anzi, proprio il suo stile un po' pazzo, a calze a righe colorate, con cappelli enormi e fiocchetti sui capelli, così come per gli altri membri, sul fumettistico (cosa che perse poi col successo, sob) mi piaceva molto di più di quello adoperato dopo.
Infatti, quando mi dicono che era di Manson mi piaccia, io rispondo sempre che mi piace quasi solo quella degli albori, quando era grezzo, immaturo, non confezionato, insomma. Quando era più da garage dei pomeriggi con amici, a fare scemenze. Roba che ti fa sentire nostalgia, ecco.

Prima di iniziare, quindi, vi faccio notare alcune cosette, sperando che non vi ignorantemente prenda un crepacuore, ma che invece vi faccia togliere gran parte del prosciutto che avete sugli occhi.

Una foto alternativa a quella del disco, dove al posto suo fu messo Jeordie White: qui infatti c'è l'ormai deceduto Gidget Gein, il tizio a sinistra, morto dieci anni fa circa. Infatti in questo disco in realtà i bassi erano suoi, e non di Jeordie, ma quando registrarono il disco la posizione cambiò, anche su forte richiesta dello stesso Warner, che voleva Jeordie come bassista.
A destra, deceduto purtroppo anche lui, l'anno scorso (sob!), Daisy Berkowitz, nome d'arte di Scott Putesky, un tipo che nelle foto faceva sempre il figo in modo divertente.
Accanto, Sarah Lee Luca, non durato molto nella formazione (tranquilli è vivo!).
Nel mezzo, abbiamo Pogo, alias Madonna Wayne Gacy come tastierista, e membro più duraturo, così come accadde per Jeordie White.

                          Gidget Gein, a sinistra. Faceva spesso queste facce un po' idiote.
Gidget con Brian. Si chiamavano inizialmente "Marilyn Manson and the Spooky Kids" quindi erano di estetica ricordante molto l'infanzia e l'adolescenza: lo stesso Brian si ispirava alla Fabbrica di Cioccolato e ai racconti del gatto col capello del dr Seuss.
I primi membri a tavola, in un momento di pausa. Madonna (non la cantante), Gidget, Daisy (col suo sigaro ad aria cool), Brian (vi fa paura adesso?) e Sarah.

Al momento non riesco a capire chi sia a sinistra, ma dopo Brian, ancora Daisy (con occhialini da sole per avere sempre la sua aria a tipo cool), Gidget (dalla foltissima criniera e pantacollant coi fiori) e Sarah (dalla capigliatura forse troppo avanti al tempo, che si usa invece parecchio oggi).

Immagine promozionale di anni prima del 1994. Gidget a sinistra, Pogo con cappellino a giullare, Daisy che sembra uno studente modello, e Sarah Lee Lucas (?) con grosso fioccone sul capo. Manson invece ricorda uno uscito dai fumetti, con smorfia molto tragicomica.
                  Gidget, Manson, Pogo (con stile quasi ricordante quello rap/hiphop), Sarah e Daisy.
Ad un locale: Sarah (?), Manson (vi terrorizza anche qui?), uno a caso, il pazzo Gidget (RIP), Pogo (qui vestito femminile), Daisy (che sembra dire "che ci fa qui, uno cool come me") ed una tizia.
                                         Brian, Daisy, Sarah (sì questo è lui), Pogo e Gidget.
Ambiente differente, stessi membri e stessi vestiti: Manson, Pogo, Sarah, Gidget e Daisy (oh guardate quanto sono faigo, oh)
Brian disegnava fumetti, e questo era un po' il tema predominante dei suoi primi album. Disegnati, ci sono Sarah, Daisy (si vede che è lui qui ahah!), lui stesso, Jeordie e Pogo (che manco si riconosce, ma vabbeh, doveva essere rappresentato come un clown dopotutto)
Sempre Daisy, Gidget, (ehm... non capisco chi sia questo, forse Sarah) e Pogo (un po' più decente ecco)
                                     Versione a colori, Daisy, Gidget, Manson, Sarah, Pogo.
                         Pogo e Brian, durante una pausa. Quella pare essere una torta, ma non so.
         E per finire, il TERRIFICANTE DEMONIO di nome d'arte Marilyn Manson, signori e signore.

Bene, se siete ancora qui a leggere, mi congratulo con voi, segno che non siete così ottusi e che non badate troppo alle prime apparenze. Inserisco il disco allora, e analizzo, per l'ennesima volta, le canzoni incluse. Dico così perché anche se sono un po' di anni che non lo utilizzo, ne' sento lui, per un bel periodo lungo della mia adolescenza, mi divertivo come hobby, a tradurre gran parte dei suoi testi, anche sui miei diari scolastici. Inoltre, colgo l'occasione per ricordare che prima del 2012, creai un mio personale fumetto a colori su queste canzoni, e mettendoci non solo Joey Jordison e Wednesday13 come protagonisti, ma anche lo stesso Brian e colleghi, citando anche i suoi primi videoclip, come quello della sua canzone grottesca Dope Hat.
  Ah, che nostalgia...

Okay, comincio subito, va bene, okay, okay,... Okay.
Come già detto per il disco precedente, i testi non saranno inclusi, essendo facilmente reperibili. Poi ogni testo ha un lungo significato, quindi cercatevele anche su Wiki, ve lo consiglio fortemente.

Mi verrà forte nostalgia, uff.

INTRO:" PRELUDE (THE FAMILY TRIP)
La intro fa sembrare lui sussurrare da solo in qualche galleria sotteranea umida, poi avere un tono sempre più rauco, coi versi cartooneschi di felini e voci isteriche seguirlo in modo più aggressivo urlando sempre "faster faster faster!", fino allo stop.


TRACCIA UNO:" CAKE AND SODOMY
Ah sì che si sentono qui gli anni novanta, cazzo. Voci distorte, chitarre distorte e tamburi super violenti. Brian ha delle voci che variano in modo uniforme ai battiti ed ai bassi. Poi uno stacco, e di nuovo la carica, cambi di toni a grido disperato che si uniscono. Il famoso "I'm the god of the fuck" e ancora i ritmi ma con l'aggiunta di assoli quasi ad immaginarmi una luce al neon da pseudo-fantascienza disco. Poi lui grida, assoli potenti sempre più carichi e di nuovo lui con i due toni di voce diversa che si uniscono ripetendo il titolo della canzone.

TRACCIA DUE:" LUNCHBOX"
Voce di bambino, rumori elettrici, un grido, tutto il sound grezzo rock in tutta la sua purezza. Voce graffiante ad eco, lui comincia a cantare. Sembra di cadere in qualche vortice da caos mentale, pieno di suoni distorti, voci distorte. Rabbia, poi "Bam bam bam!". Gli assoli e la batteria sono fantastici. Voci in sottofondo di qualche registrazione estranea, ed un suono elettrico che sembra parlare. Lui urla "Yeeeeeeah" in modo arrabbiato ma anche disperato. "Roooooockstar" urla col suo timbro vocale molto sensuale ed allo stesso tempo rauco. Assoli, batteria... Una delle mie top.
Aaaaah, i cari e lontani vecchi anni Novanta.

TRACCIA TRE:" ORGAN GRINDER"
Batteria a schiaffi violenta, assoli a ritmo. Sembra ancora di cadere a ripetizione in qualcosa. Un suono dolce in sottofondo. Poi la mia parte preferita, quando urla in modo ancora più isterico, sembra davvero incazzato. Poi il bellissimo assolo, lui ricontinua, sempre arrabbiato, poi la voce bassa da lontano, di nuovo il grido e la voce dopo a ripetere, più calma, poi sempre più veloce. Pausa con voci registrate, suoni come gli assoli in basso, poi pianoforte con sound allucinati, e di nuovo lui urla. Si ripete sempre, con carica sempre identica, per poi andare sempre più con l'isteria. Fine calma, con suoni che vanno sul scaricarsi, sembra.

TRACCIA QUATTRO:" CYCLOPS"
Distorsione di suoni e voci maschili. Una voce maschile con chitarra dolce che accompagna, lenta. Poi batteria abbastanza carica, Brian canta sempre raucamente, ma con più calma rispetto alla precedente, ed alternando con voce più caricaturale sul creepy. Pause con batteria e lui di nuovo canta. Sembra ad un punto accompagnato da dei cori quasi impercettibili, con suoni aggiunti e distorti. Poi lunghi assoli, batteria più calma, suoni distorti in sottofondo che sembrano lamenti, pause. Urlo isterico da dolore, schitarrate diverse, poi di nuovo il ritmo e lui che canta con gli echi. Batteria a ripetizione, ma senza troppo violenza, che fa finire la canzone.

TRACCIA CINQUE:" DOPE HAT"
La mia preferita. Carica come una marcia. Pausa, voce maschile disorta, suoni cartooneschi a marcia. Sembra una filastrocca da fantasmi. Lui canta, sembra che faccia da capo ad una marcia, un cartone animato un po' distorta, risata sua calma in sottofondo appena, e lui continua la cantata da marcia. Suoni fantasmagorici, versi di bambini, cani incantati, poi di nuovo i tamburi da marcia, sempre più pesanti. Molto metal questo pezzo, ma anche caricaturale. Sembrano poi nacchere, e Brian prolunga i suoi canti in certi momenti, per fare atmosfera un po' inquietante, ma allegra allo stesso tempo. Di nuovo la carica a marcia. Tutto finisce come in caduta con voci tristi dire "No" o "Down".
 La marcia appunto di un grottesco carnevale.

TRACCIA SEI:" GET YOUR GUNN"
Batteria molto presente ma bassa, lui è accompagnato da bassi molto intensi. Poi come delle botte ai ferri, mentre ripete il ritornello. Poi la parte rock, veramente rock che di più non si può fare. Onde, suoni distorti, e lui canta con voce creepy. Poi con voce ferma e pesante, ripete il ritornello, e ricomincia a cantare il resto del testo. Chitarre accompagnate dalla batteria. Poi ritmo distorto maschile assieme a trombe anch'esse distorte, sembra di sentire battere per terra, e lui urla un aaaaaauuurrrr e continua il canto, poi tutto a battiti secchi. Si ferma di colpo con la sua voce.

TRACCIA SETTE:" WRAPPED IN PLASTIC"
Silenzio, voci basse e urli distorti femminili, voci registrate maschili. Batteria pesante quasi ad incalzatura. Assoli carichi, con poca batteria ma a ritmo. Brian con voce un poco distorta ma calma. Poi grida un poco raucamente. Poi di nuovo voce un poco distorta. Il suo timbro si fa particolare e caldo. Poi uno dei miei pezzi preferiti, che sembra malinconico, triste, poi lui ricontinua, sembra gridare un qualche suo dolore passato. Assoli, lui che urla in bassi toni, suoni molto addolorati, nacchere e sorta di miagolii, lui canta, suoni dolci e bassi, lui con voce che varia, sempre sul cupo, suoni ancora più dolci e melanconici, poi di nuovo grida, assoli e batteria. Ancora quel momento dolce e triste, voci in basso da fantasmi, urlo femminile, voci registrate, e lui grida cantando assieme a quell'urlo femminile e voci fantasmagoriche. Ho sempre amato questo finale. Poi voci strozzate di qualcuno sul finire.

TRACCIA OTTO:" DOGMA"
La mia preferita in assoluto!
Mugolii, batteria carichissima, ed una voce distorta (che amo fottutamente) dire qualcosa ad aiuto, versi cagneschi e Brian fare un po' la voce a strega, canta, batteria a schiaffi lenta, poi bassi, assoli potenti e lui fare versi distorti, poi isterico, accompagnato da assoli, poi canta di nuovo con batteria, e di nuovo quel ritmo, incalzato da quella voce da strega. Lamenti, di nuovo quella voce, grida di donne urlanti, lamenti di rabbia e disperazione, una donna piange, qualcosa abbaia. Lui canta, rabbia, scalpiti, lui canta arrabbiato, una voce in sottofondo ripetere a balbetto con abbai, lui sempre più isterico, abbaia e tutto finisce sempre più nel caos, fermato da uno stridio da altalena.
Anni fa quando era il mio compleanno, me la dedicavano sempre.

TRACCIA NOVE:" SWEET TOOTH"
Qualche minuto di un suono che sembra fango elettrico che si muove, suoni acuti, poi batteria potente ed un suono a ritmo della batteria, poi assoli pesanti. Ritmo incalzante ma lento che sembra una voce, poi stacco improvviso, lui canta e viene distorto in contemporanea a balbettio. Dice spesso "This is this is this is" e poi stacchi e canto calmo ma arrabbiato, un poco distorto. Si sentono voci registrate ma poco udibili, e suoni elettrici. Poi suoni calmi, lui grida yeah e ricontinua la canzone. Finisce con uno stacco di assolo.

TRACCIA DIECI:" SNAKE EYES AND SISSIES"
Una voce registrata maschile, che fa eco, poi batteria e schitarrate a tempo regolare. Lui canta, con leggeri echi. Il ritmo è sempre regolare ma incalza sempre di più ed ecco la batteria ed un Brian cantare nel modo che più preferisco, con molta carica addosso, timbro molto appassionato ma senza rabbia. Sembra di essere nel caos di una metropoli di notte. Di nuovo un yeah yeah yeah a toni molto bassi. Poi calma, e solo batteria, con risatine e lui cantare a malapena, sussurrato. Poi canta un po' in un modo che mi ricorda il rap, poi sounds allucinati, e di nuovo la mia parte rock preferita. E tonfi di ferro calzanti. Poi andante verso la fine, sounds distorti ed un percettibile "Oh no oh no"


TRACCIA UNDICI:" MY MONKEY"
Anche questa tra le mie preferite, ricca di vocine strane cartoonesche! Brian ha la voce stranissima, ma naturale, sembra un gatto parlarci, con voce semi-dolce. Poi canta, molto incalzante ma con toni bassi, di nuovo quei sax o trombe, (adoro!), e di nuovo quelle vocine da bambino accompagnate dalla sua che sembra un misto fra una stregotta ed un gatto, ed il bambino ridere dicendo di una sua scimmia, risata distorta sua ma tenera (almeno per me), poi suoni che sembrano cadere in chissà quale abisso. Poi una voce disperata ad eco, e di nuovo Brian gridare con carica, suoni distorti. Calma, voce sua stramba e bambino, voce maschile grossa, sembrano ripetere assieme. Poi l'assolo dolce, urli e trombe, lui con voce grottesca ma divertente, la voce maschile registrata parlare e ridere, e lui di nuovo a cantare cartoonesco. Voci registrate, tamburi secchi, il bambino ridere e scherzare in lontananza. Calma piatta, lui parla, voce registrata maschile ed il bambino finisce la canzone.
Ah già... La stavo dimenticando. Anno 2012, alle scuole superiori.

Ed ancora, per farvi inquietare ancora di pi, vi linko questa rara versione del 1991:

TRACCIA DODICI:" MISERY MACHINE"
Voce da radio maschile, ritmo incalzante, assoli vibranti. Lui ha un ritmo molto cadenzato, e alternato a echi vibranti tipo rana molto molto bassi. Ha un ritmo che prende parecchio, e ripete le seconde strofe. Poi grida, assoli allucinanti. Poi cambia il ritmo, lui canta. Cambia il ritmo ancora, ed abbiamo una voce maschile molto cupa, alternata in modo regolare da schizzi di suono acuti, che via via si appesantiscono allungandosi, con batteria pesantissima, e bassi/assoli cupissimi. Poi si aggiunge anche Brian, cantilenare con questi suoni a scatto assieme a nacchere. Pausa, assoli lenti, lui grida all'incalzamento, assoli acuti e distorti al massimo. Lui continua la song, urla fuckeeeed e la sua voce cambia un poco il suono, più bassa per lasciar posto alla batteria sempre più pesante e violenta, gorgheggiando. Suono acuto e traballante che finisce la song.

Poi una sorta di traccia fantasma di una donna arrabbiata, e suoni di telefono.

Se non scrivo molto su cosa immaginavo è perché più che immaginarci le storie, ascoltavo queste canzoni per fare da sottofondo alle mie giornate, o al momento serale dei disegno, quindi lasciando poco spazio alla mia immaginazione, e se ci son state, non ne ricordo più ormai.

Questo però, non fa escludere che anche questo album, abbia fatto parte della mia vita, della mia esistenza. Insomma, non collegate il caro Brian solo a "Sweet Dreams" od a "Beautiful People" od ancora a "This is Halloween". Non che sia un male se vi piacciono queste (a me invece hanno un po' rotto), ma alla gran parte della gente ho sentito nominare solo queste, come preferite.
Ecchepalle, oh. Una volta era Dope Hat ad avere più fama, ora questa invece manco la ricorda più nessuno. Ed a proposito dell'ultima, vi consiglio anche la sua versione remix del secondo suo album:
Questa per Halloween, se avete voglia di stancarvi le membra con gli amici o da soli, è perfetta, e per immaginare scene cartoonesche folli, è ancora più perfetta. Non immaginate quanto la ami da pazzi.

Ah, questo album, che lo fece conoscere poi in tutto il mondo, fu lanciato nell'anno in cui io venni al mondo, quindi capite ancora di più quanto lo reputi importante.

Ci vediamo domani col quarto disco del mese!

Sogni

Ero in una città sconosciuta di notte, assieme ad una mia amica Iasmin ed alla sua famiglia (conosciuta per tre giorni solo qualche settimana fa, da come sapete già in precedenti articoli), nel pieno di una festa tipo Halloween. In strada era pieno di negozietti e banchi aperti, e non faceva ne' troppo caldo ne' troppo freddo. Ad un certo punto, fermandomi ad un banco, perdo loro, e mi sento in forte ansia. Ma non mi arrendo anche se scopro di essere senza il mio zainetto, quindi senza sapere il numero di telefono della mia amica (non ricordo mai i numeri di telefono di qualcuno nella realtà, e detesto i telefoni ma questi son dettagli): penso così di chiedere a qualcuno un libro di pagine gialle per trovare i numeri attraverso il suo cognome, ma nello stesso tempo capisco che potrei passare per una persona matta di cervello, e allora non chiedo andando sempre in giro, magari avendo fortuna nel ritrovare la casa di lei. Giro, giro e giro per ore, non ancora stanca, e la gente intorno a me comincia a diminuire. Ma i ristoranti rimangono aperti e all'improvviso mi viene davanti una ragazza con la sua famiglia, dicendomi di conoscermi, perché conoscenti alle elementari (sì era così ma non ricordo più chi fosse nel mio sogno adesso), allora vado con loro e ceniamo un bel ristorantino dall'aspetto rustico. Mi sento però in ansia ancora, e dico loro di aver perso la mia amica e la sua famiglia. Loro mi dicono di non preoccuparmi e di mangiare con calma, ma il mio pensiero è sempre lì, così la mia preoccupazione. Dopo, mi ritrovo in questa casa grande, non so se della mia amica o di questa delle elementari, ma ansiosa come se fossi in un posto sconosciuto, come se fossi una ladra infiltrata in casa altrui, chiedo di far sapere alla mia amica che almeno sono in un'abitazione sana e salva, anche se invece mi sarei sentita più a mio agio ancora in strada nel cercarla. Loro prendono il telefono e fanno sapere, io non sembro molto stupita ma continuo a sentirmi in angoscia, forte angoscia, mentre loro per farmi stare tranquilla mi mettono dei film al loro televisore, che guardo distrattamente. Non ricordo più se poi la mia amica Iasmin mi trova in questa casa.

E' giorno, sono nel garage della casa in cui vivo attualmente, e c'è un gruppetto di coetanei. Mentre parlano, un tizio metallaro dalla lunga criniera corvina e mossa, mi si avvicina sussurrandomi queste parole: "Il tizio con cui hai parlato quella mezz'ora è innamorato di te/S'innamorerà di te/ T'innamorerai di lui/Sei innamorata del tipo con cui hai parlato mezz'ora" e simili, perché sapeva che avevo appunto una relazione che stava disfacendosi, quindi che volevo tornare single e senza più partner intorno, anche se non avevo mai detto questo a qualcuno di questo gruppo, che erano infatti gente anonima e mai vista prima.

Ironie della vita musicali traumatiche con Blahzay Roze: che fine hai fatto? In caso di storie di abusi sulle donne…

Non son riuscita a dormire, ma ormai il sonno mi è passato del tutto. Parlando finalmente con la mia amica fumettista dopo tantissimo temp...