4 aprile 2018

Quella foto sempre vivida anche se di morte

L'ho rivista, ma non di mia volontà.
Forse manco la ricordavo o mai l'avevo vista prima, ma una delle due persone ritratte è stato causa di uno dei miei più grossi traumi, sia alla mente che al cuore, e quindi è come se fosse un lasciapassare certo ed incontrastato a quei brutti ricordi.
Una foto di prima della sua morte, ma anche prima che conoscessi lui. E' assieme alla sua moglie, ora vedova, e su due toni di colore, quasi giallognolo.
Lei lo ricorda ancora, con tanto di faccine tristi, ma non dice altro, se non nei commenti che le manca, o almeno questo credo di aver letto, e non mi stupirebbe.

Tanto tempo fa.
"Ah, io so che scema non sei, Alex. Quindi sai benissimo cosa accadrebbe se rivelassi cosa ha fatto tuo zio agli altri in casa tua."
"Sì. Si metterebbero tutti contro di me."

Pochi mesi fa, non so come mai, mia zia.
"Tuo zio ci aiutava coi soldi, non dimenticarlo. Non sarebbe quindi giusto..." riferendosi a chissà cosa avesse letto riguardo il problema che ho rivelato da pochi anni sul web, stanca del silenzio.

Insomma, è importante che io non infanghi il suo nome, solo perché dava economia sostenibile alla famiglia. Quindi se lo avessi difeso, come pensavo e temevo, solo perché in quella cazzo di famiglia era l'unico che mi ascoltava e faceva le cose con me (attività piacevoli come disegnare, ascoltare la musica ecc), allora avrei fatto bene?
Mi avrebbero accusato anche di un possibile problema, di cui so ora che vien definito sindrome di Stoccolma, ma so benissimo che io non soffro di questo. Per essere coerenti, allora, nemmeno loro, ne' lei dovrebbero difenderlo, sapendo quell'orrore che mi ha fatto.
E' più importante stare male per un uomo che si uccideva di alcool da solo, e che picchiava e costringeva la tua nipote, figlia di tua sorella, affidata a richiesta tua, a fare azioni sessuali contro la sua volontà.
Si basa tutto su dei cazzo di soldi, così come si basavano già anche prima.
Avevano anche il coraggio di chiedere a me e mia sorella di fare favori o elemosina per fare più pietà, sia in giro che da mio nonno (deceduto l'anno scorso).
E quindi sì, cazzo, ODIO i soldi. Detesto con tutto il cuore quei pezzi di carta, o qualsiasi altra cosa che sfrutti il denaro. E questo è uno dei motivi principali.
Quindi, so già che la coerenza ed il rispetto non c'erano ne' ci sarebbero stati.
Ma a tutto c'è un limite, e se dimostrate come adesso di non importarvene molto di come io mi sia sentita e di come mi senta adesso, allora dovrei cominciare ad eliminare ed odiarmi per aver cercato di volervi quel minimo di bene solo perché mi avevate portato via da un istituto.
E dicono che sarei io la pazza, rinfacciandomi quando ho momenti di debolezza, se ricordo certe cose negative, se piango quasi ogni sera...

Mia madre, mesetti fa, ma non molti.
"...Dopotutto Paolina è la cosa più importante che io abbia".
Al telefono.
Paolina, la mia terza sorellastra di cui so, vista solo nel 2012.

Lui mi picchiava con la cintura dei pantaloni, mi minacciava di stare zitta, sennò l'avrebbe rifatto peggio, spogliandomi nuda e tirandomi via dal letto quando cercavo di resistere alla sua presa. E finendo col farmi più volte cose schifose ridendo dopo se mi veniva il rigetto dopo l'atto.

Lei era molto manesca, mi tirava schiaffi anche il triplo per delle scemenze, ed una volta dovette intervenire mio cugino per tirarla via da me, caduta tra water e lavandino, per nascondermi alle sue manate su tutta la testa.

Continuano a ferirmi, come se fossi niente, come se non provassi emozioni, un pupazzo da trattare come più piace loro per sfogarsi dei loro cazzi.

Sono io la matta, dicono, sono io, il pericolo pubblico: sono io.

Ironie della vita musicali traumatiche con Blahzay Roze: che fine hai fatto? In caso di storie di abusi sulle donne…

Non son riuscita a dormire, ma ormai il sonno mi è passato del tutto. Parlando finalmente con la mia amica fumettista dopo tantissimo temp...