10 aprile 2018

Veloce discorso su Pancine, bambini ed adolescenti.

Ho bisogno di sfogarmi, anche se so bene che quasi leggerà qui.
Non m'importa, voglio scrivere, e dire la mia.
Son sempre le solite storie, ma vedo che ancora così è, e niente cambia.
Vorrei parlare specialmente di alcuni discorsi riguardo la maternità, i bambini e adolescenti.
Sarà forse un discorso lungo, ma non importa.
Voglio iniziare dal fenomeno mamme pancine, fenomeno internettiano, molto conosciuto grazie alla pagina di Facebook del Signor Distruggere, che fino a qualche mesetto fa, seguivo.
Ho smesso per moltissimi motivi, come minore interesse, volontà di cambiare argomenti, e il non rispetto gratuito di alcuni followers e dell'autore stesso verso queste donne.
Ma non voglio parlare di lui, come forse vi aspettavate, e l'altra parte avevate capito.
Voglio parlare di queste signore, neomamme sposate e non (la rarità immagino), conosciute per essere ignoranti non solo nello scrivere, ma anche nelle idee e riguardo il sesso.
Perché di questo vengon derise. Ovviamente, alcuni dei post mostrati (screenshots con nomi e cognomi censurati perché molti presi da gruppi chiusi) mi facevano ridere, altri invece mi davano da pensare, ma la maggior parte cominciava a farmi pena. Ho notato invece che più le cose andavano avanti, e più molte delle sue followers si comportavano da vere stronze, pure su argomenti delicati, che con torte splatter imbarazzanti, fazzoletti sul comodino, bambole finte trattate come reali, eccetera, avevano poco a che fare.
E' ovvio che la loro mentalità retrograda e bigotta derivi da come sono state cresciute, ma non è loro la colpa: prenderle in giro andando a cercarle in chat non vi fa migliori.
Pensare che quella pagina una volta, si occupava di cose imbarazzanti sui condomini, sui lavori da schiavo (come ha ripreso adesso, fortunatamente: perché son cominciate le lamentele), ma la popolarità ha cominciato a crescere per questa cosa.
A me faceva ridere (con compassione) riguardo il loro truffarsi su filosofie inventate, e storie presunte "erotiche", ma quando hanno cominciato a insultare problemi sessuali delle pancine, ho cominciato a sentirmi infastidita, e non ero l'unica a cominciare a lamentarsi dei bei comportamenti di alcuni sue seguaci tra i commenti.
Tornando a loro, l'unica cosa che mi fa davvero rabbia di queste donne, è solo riguardo il trattare gli altri, specialmente i loro figli, come non dovrebbero, ed è di questo che voglio parlare.
Avrò ripetuto il discorso tante volte in passato, e forse non dirò tutto tutto quel che so, ma è un tema a me molto caro, essendo stata io anche, figlia di una coppia che coppia non era, e trattata in modo tormentato da altri familiari, ma penso che nella norma, se proprio così si deve dire, arrivare a queste cose sia una cosa non umana.
Ieri, per esempio, in un gruppo a tema insicurezze varie, viene domandato cosa si pensi dell'educazione con sculacciate, schiaffi e cinghiate
Nove commenti su dieci, dicevano sì.
E siamo nel 2018.
Gente che diceva le solite stronzate, che i bambini sono viziati oggigiorno, che le cinghie non fanno male a nessuno, che facendo così vengon su bene (han proprio detto così), pure se son stati loro "cresciuti" nello stesso modo, con fare quasi orgoglioso.
Molte di queste pancine fanno lo stesso, e la cosa mi rattrista molto. 
Dicevano pure che violenza non era. 
Ebbene, E' VIOLENZA. Alzare le mani su un essere umano che non può difendersi oltre che segno di vigliaccheria, è egoismo puro, perché la maggior parte di queste coppie pensano che i piccoli siano oggetti di vetro, o che siano angioletti, quindi per stress (da lavoro o altro), si sfogano su loro.
Vi dirò forse qualcosa che forse vi scioccherà: i bambini fanno casino, urlano, corrono, sapete?
Non sono giocattoli, non sono trofei da mostrare ai vostri genitori o per farvi uno status sociale, sono esseri umani che si stanno formando, coi loro difetti e pregi, e non sono nemmeno la vostra copia.
Sono loro a decidere per la loro vita, che vi piaccia o no. 
Alcune di queste pancine costringono pure i figli ad essere vegetariani, cosa assai molto dannosa per la loro salute in crescita. Altre danno alle figlie femmine più divieti rispetto ai figli maschi, anche questo molto dannoso perché le farà sentire "sporche" con una nascente bassa autostima.
Lo so, sto parlando di molti problemi assieme, ma dovete rendervi conto che le cose indicibili che fanno su questi bambini sono tantissime.
Questo perché riflettono le loro frustrazioni sul figlio. Ed è questo ripeto, che mi fa rabbia solo, su queste donne. Non capiscono che alzando le mani, non fanno altro che provocare cose negative sull'infante: pensano invece che grazie a questo trattamento, essi ubbidiranno.
No, quello che create è solo paura, frustrazione anche a loro, e tanta rabbia.
Bambini che vengon usati solo per poter dire di essere mamme, e per avere un bambolotto da tenere tale anche quando dovrebbe già camminare per le sue gambe.
Questo fa già capire la loro mentalità poco adatta per poter crescere un piccolo essere umano.
So benissimo che le ansie da uccellino che vola via dal nido son presenti per ogni madre, ma è così la vita e voi lo dovreste sapere. Forse lo sanno, forse no, fatto sta che avrebbero dovuto documentarsi, anche se ho timore che sapendolo, non vogliano ammetterlo, e ancora si torna al puro egoismo.
Sembra una loro gara a chi ha il bebè più carino, il più ammirevole. E questo, mi fa ancora più schifo.
Quando vedono poi che il piccolo non fa come vogliono loro, ecco allora che alzano le mani, perché di perdere tempo prezioso per cercare di chiarire e ragionare sul da farsi per migliorare la loro crescita, sembrano non averlo mai. Capisco il lavoro, capisco lo stress, ma ci son state delle occasioni, viste anche dai miei occhi, in cui pure nei momenti di relax, queste pancine trattavano gli infanti in malo modo. Ho letto di una madre dire alla figlia che il film che stavano guardando al cinema, era di merda e che lei avrebbe voluto stare in casa, ribadito più volte. Ho visto coi miei occhi, tanti anni fa, una madre a prendere il sole, e dare delle sculacciate al bimbo di nemmeno tre anni, perché si era allontanato sotto un ponte: lei era più di 10 metri lontano. Ho sentito dire da un conoscente che portano malattie: ero con tre bimbi ad un parco, essi giocarono con me stando sopra un piccolo tronco. Un piccolo tronco, su cui ero poggiata pure io.
Leggo di queste donne dire dei bambini che sono belve, che non stanno mai fermi. 
E già che strano, vero?
Io certe volte avrei voglia di farle rinsavire, anche se credo sia inutile.
Ma quel che mi fa più rabbia ancora è chi dice che siano i bambini stessi maleducati di suo, quando invece è proprio nell'educazione dei genitori il problema. Ma per loro è più comodo buttare la colpa su chi han generato, che capire cosa abbiano sbagliato loro.
I bambini vanno sempre, e dico sempre, tenuti d'occhio. Se non fanno altro che fare cose che non dovrebbero fare, pericolose come esempio, basterebbe usare quella materia grigia che avete nel cranio, e pensare un po' da bambini. Ma no, loro non ci arrivano, e rieccoli ad alzare le mani od ad offendere. Sbagliatissimo, molto sbagliato. 
Il problema di fondo è questo, che molte di queste generazioni non sono nate da interesse e conoscenza per generazione futura della famiglia, ma come trofeo/status, e con ignoranza, essi, non sapendo come educarli, ricorrono ai metodi bruti.
Molti di queste donne pensano poi, ricorrendo similmente al sessismo, che sia una cosa giusta ed educativa, e quando la pensano così, è difficile da cambiare.
Per loro mi fa senso di quasi pietà, ma ne provo di più verso quei poveri bambini, considerati poco (lasciati alla tv o babysitter per esempio) o troppo (non facendoli insomma vivere una vita).
Penso spesso che andrebbe creato una sorta di patentino genitoriale, ma la cosa mi fa anche un po' ridere e penso che sarebbe impossibile da farsi. Tuttavia, fare più informazione e aiutare queste donne penso sia la cosa più fattibile. Ma non si risolve certo andando ad insultarle. Certi casi è vero, come detto prima è inutile sbatterci contro, quella è la loro mentalità e quella rimane, ma non posso comunque non sentire ancora sconforto, specialmente per come tirano su le nuove generazioni.
Arriviamo poi al discorso adolescenti, perché sì, queste donne han mostrato anche cose allucinanti pure sui fanciulli, o prossimi alla maggiore età, sia maschi che femmine.
Molte sono ignoranti riguardo l'adolescente maschio, insegnando loro che la virilità sia solo fisica, che le donne sono prede sessuali; alle adolescenti viene insegnato a comportarsi ammodino, al fare faccende di casa come se fossero le uniche a doverlo fare, che avere qualche genio dentro è anormale.
Che avere loro stesse fantasie erotiche sia da porche. Stessa cosa viene insegnata ai maschietti, ma riguardo le adolescenti, Ho letto di uomini che pensano ancora che le donne siano delle angeli del focolare, che non fanno la cacca (detto scherzosamente), che non provano libido, ma questo purtroppo, storicamente parlando è abbastanza plausibile. Mi ha sconcertato però leggere pure di queste donne, che pensano invece l'opposto, ovvero che il ragazzo da adolescente si masturbi dopo la maggiore età, e che smetta di fare certe attività di autoerotismo dopo essersi sposato. Vi giuro, ancora non riesco a capacitarmene. Questo perché l'educazione sessuale è ancora un tabù: da noi si insegnò quel poco verso le tarde superiori. Io infatti non capisco, e ne son anche contro, questa censura riguardo l'argomento sesso, visto che è proprio in questa fase della vita, che questi ex-bambini cominciano a pensare e desiderare certe cose. E negandogliele, non fate che peggiorare, facendo loro sentire come perversi, con qualcosa che non va, quando invece son cose naturalissime. Il mio attuale partner mi ha un po' fatto stare male quando disse che secondo lui non era normale per un adolescente avere dei sogni erotici (badate, sia ragazzi che ragazze) su qualcuno, anche un idolo famoso. Ho detto lui che si sbagliava, ma era inutile. Questo comunque è uno dei tanti motivi per cui la nostra relazione è agli sgoccioli: piuttosto che crescere i miei futuri figli coi sensi di colpa, preferiamo troncare subito. Il problema è che tante di queste donne, a causa del sessismo, si sentono in dovere di essere trattate da zerbini, senza voce in capitolo, su alcuni modi di fare del marito. Ma io non sarò così, ed è una cosa che mi sono promessa da anni. Proprio perché ho avuto un'esistenza di merda, non voglio che accada la stessa cosa, e non avendo ne' un lavoro e disponibilità, anche se lo vorrei tanto, non farò figli. Mia madre stessa, ha fatto tre figlie, di cui l'ultima, con cui convive oggi, che io sappia, la faceva vivere in un appartamento senza docce funzionanti, la tirava per le braccia quando uscivamo fuori, e questa stava tra mia madre e il suo fidanzato del tempo, e anche tra suo padre. Tutto questo lo vidi solo nell'estate del 2012. E da quell'anno questa mia terza sorellastra non mi ha mai più parlato.
Non penso assolutamente di essere forse una madre modello, ma quando, e spero di no, mi capiterà di alzare un solo dito sui miei figli, piuttosto mi punirò tanto quel che basta da mortificarmi, perché sui bambini le mani non si alzano, non ci son scuse possibili per certi gesti, così come non si deve trattare gli adolescenti come malati isterici, che debbano essere conformi alla società e desideri della famiglia. Se non vi parlano molto poi, fatevi due domande.

Un discorso a parte veloce su aborti e figli portatori di handicap. Siamo nel 2018, e come lo stesso discorso sopra, tenere un bambino che nella nostra società avrebbe grossi problemi di apprendimento (ho detto apprendimento, non fisici) parecchio impegnativi, non vi fa tutto questo onore.
Quindi, se una donna vuole abortire perché sa di non essere in grado di sostenere un figlio con queste grosse problematiche, non è affatto egoismo, semmai è il vostro ad esserlo.

Direi anche di più, ma penso basti per ora tutto questo. Ci ritornerò sopra quindi.

Una pagina nera

Sono queste ultime passate, un po' giornate del cazzo.
Non posso più disegnare al computer, non trovo ancora uno straccio di lavoro, la mia relazione attuale è in crisi definitiva, e non ho chine nuove per disegnare a mano.
Sto passando momenti in cui sono insonne, e altri dove piango senza volerlo.
Altri ancora dove vorrei uscire dalla porta e sparire dalla faccia della Terra.
Mi viene detto che non sono normale.
Come da tutta la vita, ma dettagli.
Sono ancora nell'ombra, e se provo ad essere me stessa del tutto, torno in quel luogo, nascondendomi come se fossi una vergogna in persona.
Non riesco a fare quasi niente, vorrei fare tante cose, ma poi nell'indecisione sono come uno zombie.
Non è depressione ma ci si avvicina.
Questo perché a causa degli ultimi anni mi sono allontanata da molti rapporti, e quando cercavo di averne, qualcuno o qualcosa me li faceva evitare.
Ho paura del futuro, e del fatto di non riuscire a contenere quel desiderio di farla finita.
Penso allora, che ci vuole mai, basta passare sulla strada.
Oppure buttati dalle scale, basta non rimuginarci sul momento.
Provo tanta, tanta rabbia repressa, e mi sento terribilmente in colpa per come sono.
Non ho nemmeno quasi un posto dove andare, mio nonno è morto di recente, mia nonna è come in litigio con tutti gli altri miei familiari, e la mia stessa madre l'ultima volta ha creatomi una nuova ferita dentro. Mia zia stessa anche se meno degli altri, ha alimentato questa cosa della mia famiglia come peso sopra di me. Mio padre è assente, so che è di nuovo nomade, ma non so altro, ne' di come stia. Sto male, tanto, tanto male. 
Le lacrime mi feriscono bollenti gli occhi, il cuore trema.
Non faccio che osservare il vuoto, camminare ovunque come un fantasma silenzioso.
Non sto mangiando neanche tanto: certo son sempre stata un po' sottopeso, ma ora come ora spesso per giorni vado avanti solo di mele. E caffè. E tè.
So per certo di non risultare simpatica a molti, alcuni per il mio semplice aspetto, altri per il mio carattere di facciata. Ma non sono stronza, anzi.
So per certo che è così, perché mi si son state date prove, anche di fronte a me. Questa cosa pure mi ha fatto, e mi fa soffrire. Mi è stato detto di essere acida, o fredda.
Quando ero su di giri, che ero completamente folle o stupida.
Mi si riprende sempre, per ogni cosa.
In realtà non mi interessa molto il giudizio altrui, ma più che queste vengon dette, più la mia emotività ne risente, e il senso di colpa nasce, per tornare ogni volta che riprovo ad essere me stessa in ogni cosa.
Mi piace il furry, i giocattoli, i pupazzi, le cose grottesche, le maratone di film, le cose di notte, i fumetti, la musica un po' particolare (specialmente il metal), l'erotismo, il cinema...
Ogni tanto provo a far vedere che ho tanti interessi, ma ogni volta vengo colpevolizzata se parlo di questi. Ho un forte senso di colpa per tutto, mi vergogno terribilmente di tutto.
Ho una bassa autostima, e sono molto timida.
Trovo molto tristi i luoghi pieni di gente, e i luoghi abbandonati pieni di vita.
Mi trovano strana anche per questo, con qualcosa che non "funziona".
Mi credono incapace, una perversa, una malata, una completa deficiente.
Mi incazzo, faccio capire che così non sono, che sono normale, ma loro continuano.
Ho una sola vita e tra alti e bassi, il peggio la sta avendo vinta.
Torna spesso il passato, anche non a causa mia.
Sto provando emozioni negative anche verso i miei pochi amici, rabbia che cerco di allontanare, più per senso di colpa che per non stare peggio.
L'altra notte sognai che mandavo a fanculo una delle nuove amicizie del mio attuale compagno. 
Io scema non sono, e so benissimo che si stanno corteggiando, o almeno, lui lo sta facendo.
Non lo biasimo del tutto, io e lui abbiamo già deciso da tempo di lasciarci entro quest'anno.
Lo biasimo solo per avermi fatto sentire in colpa sul mio essere.
Lui non trova normale il mio modo di avere amicizie, così come la mia musica, i miei disegni, il fatto di sfondare nel disegno (senza futuro), il mio modo di vedere il mondo e la sessualità.
Come dice anche la mia amica, l'uccellino dalla gabbia ha bisogno di volar via (non ha detto proprio così ma il senso è quello) perché lei ha visto coi suoi occhi come stavano andando le cose.
Anche le nostre animate discussioni.
Pure prima del mio compleanno, notti insonni a causa sua per farmi sentire in colpa di accettare una festa a regalo da una ragazza che non vedo mai, io che i compleanni non ne ho fatti molti.
Arrivai quel giorno in quella casa, a festeggiare, morente di sonno, e con le ansie addosso. Ma non dissi niente di tutta quella faccenda, perché non volevo rovinare niente. Ma crollai subito dopo, era sonno arretrato di giorni. 
Io non ce la faccio più.
Sto impazzendo così, e nessuno sembra, o voglia, venire da me a darmi un po' di conforto. Odio i telefoni, e non vedo nemmeno gran interesse nel mio account di Facebook, ma queste alla fine son sciocchezzuole, no?
Io potrei sparire anche adesso, tanto nessuno verrebbe a saperlo.
Tanto nemmeno ora che son in vita sembrerebbe qualcosa di diverso.

Ironie della vita musicali traumatiche con Blahzay Roze: che fine hai fatto? In caso di storie di abusi sulle donne…

Non son riuscita a dormire, ma ormai il sonno mi è passato del tutto. Parlando finalmente con la mia amica fumettista dopo tantissimo temp...