16 aprile 2018

Un viaggio, seconda parte.


Vabbeh, col precedente post, avevo fatto una leggera confusione riguardo al discorso tra me e la mia amica su Lobo, in realtà detto quando eravamo in auto con sua madre, in questo secondo giorno, mentre si accompagnava l'amica di sua sorella. Ma è stata una leggera svista, in fondo. Vabbeh, alla fine è importante ricordare cosa si è fatto.

Mi sveglio, con Iasmin al cellulare fare qualcosa che io non capisco, per 5 minuti. Poi si accorge di me e mi dice che voleva farmi delle foto mentre dormivo. Le dissi che ho la tendenza a dormire col braccio sotto il capo, senza posare la testa sul cuscino, perché altrimenti non riuscirei a respirare.












Con mio sommo gradimento.


Mi porta del caffè, e giusto il tempo di riprendermi, mangio a malapena altri biscotti, per poi vestirmi, perché verso le due usciamo. Guardo le notifiche e mi scatto alcune foto.
Mi mostra alcuni fumetti, tra cui il già letto Bloody Maiden, che riguardo un po'.
Andiamo, e di nuovo le cagnette mi abbaiano contro.
Compiuto il tragitto, arriviamo in stazione di Cesenatico, dove Iasmin mi fa notare ricordarle un cacciatore di taglie.
Vediamo delle bottiglie particolari a forma di Superman, Wonderwoman e Batman, ma non potendolo fare, non le compriamo. Non ricordo se fu qui che si coccolò una coppia di anziani cagnolini, marito e moglie, ma la cagnetta rispetto al maritino era più attaccata a me, e così ho perso qualche minuto di troppo con lei, ma tanto eravamo ad aspettare, credo... Non ricordo bene, ve l'ho già detto.
Tanto perché si doveva aspettare, si è visitato il centro meraviglioso, pieno di barche antiche e storiche. Il brutto è che Iasmin aveva il cellulare scarico e quindi si è dovuto fare a pezzetti per fare foto su tutte le cose belle viste. Argh. L'avrei strozzata, ma il vedere comunque dopo Cervia me l'ha fatta perdonare. Un poco, dai.


Giusto il tempo di scattarmi la più bella di tutte le barche presenti, e la targa (di cui la foto ancora non mi è stata mandata, ahimè).



Tale barca, che ho dovuto ricordarmi velocemente, fu scattata da me dopo, a bruciapelo col suo cell per la batteria morente. Era stupenda, anche se i colori e temi erano diversi da quelli raffigurati nella targa dimostrativa, ma ancora più bella di forma, era l'antichissima barca enorme, proprio ad inizio canali. Non amo molto l'estate (così come quel maledetto caldo) ne' molto il mare, ma le barche sì, così come quelle storiche. Avete presente pirati, esploratori, vichinghi e fenici? Ecco.
Andammo così ad un bar a prendere due cartoline della barca. Non erano granchè come foto però una delle due era con la barca vista di notte, una cosa meravigliosa. Iasmin, sicuramente per stanchezza e per qualche primaverilità, era un po' persa e ho dovuto farle presente pure di una coppia di anziani farsi foto, perché stava passandogli davanti. La seconda mia barca preferita, aveva un disegno sopra, scambiato da lei per un semplice angelo. Scherzando, le feci notare che un angelo difficilmente aveva sandali ed elmo alato addosso, e che quello probabilmente era Mercurio. Ha notato l'errore, e ricordava infatti che era considerato un messaggero, anche protettore dei viaggiatori. Abbiamo anche visto un negozio molto carino di oggettistica casalinga a tema marino, con un notevole lampadario a forma di antica barca, ed una sfera con dentro delle figure a meduse.
Finito il giro, torniamo in stazione, e prendiamo il treno per Cervia, come si era deciso già dal giorno prima.

Purtroppo appena scese, so che lei non aveva mai fatto quella strada, e fra gestori di bar che rispondono cose ovvie, stazioni bus che non si capisce se fantasma o attive, e lunghe strade mai fatte, quindi col rischio di perdersi (erano le quattro-cinque del pomeriggio, non potevamo fare troppo tardi), si è incappate in una fermata bus dopo indicazione di un anziano molte strade avanti, percorrendo la strada verso una scuola e piazzetta. Il conducente del bus, grazie a chissà chi, ci da' passaggio fino al parco. Chiacchieriamo così con lui un po' durante il tragitto, ringraziandolo tante volte, e visto che doveva fare lui così, finiamo per vedere un po' la città di Cervia. Fui totalmente PRESA da quel che vedevo dai finestrini, purtroppo coperti da pellicole a pois unici scoperti: alberi a quintalate, di tutte le forme diverse e interessanti, in ogni giardino pittoresco. Mi venne naturale citare ogni singolo albero di ogni singola casa, giardino e zona di terra estesa, come grandi colline. Mi stupii di come fossero così in ordine, e che non ci fosse nemmeno un angolo senza albero. Scherzai dicendo che doveva chiamarsi questa Prato e non la reale città. Io ho una leggera fissa per gli alberi, quindi per me quello era come il paradiso. Iasmin disse che era contenta di vedermi stranamente con la luce negli occhi. Ero come una bambina quando vede qualcosa di fantastico. Lei scherzò dicendo che mi ci sarei trasferita volentieri, ed io infatti confermai, se avessi potuto farlo lo avrei fatto sì. Ho notato pure anche tante case in vendita (strano), così come caratteristici bar da spizzico a forma di cabine marittime anni cinquanta (detto da lei questa nota vintage) collegate, tipo pop art: erano tantissime, a quasi ogni angolo, e quasi tutte dello stesso aspetto. Mai vista una roba del genere, giuro! Purtroppo, non ho potuto scattare niente di quel tragitto.
Scendemmo, e decidemmo con il conducente che ci saremmo ritrovate lì in fermata verso le diciotto e un quarto circa. Dicemmo anche che saremmo ritornate allora un'altra volta, per goderci a pieno il parco, e che eravamo lei di Cesena ed io attualmente di Prato. Per il ritorno, avremmo detto pure che avremmo visitato anche il parco delle farfalle, poiché a me gli insetti piacciono, ed io fantasticai di comprarmi lì direttamente, un insetto foglia, sigh.









Amor mio, sarai sulle mie mani un giorno?



Entrate al parco, andammo a cercare subito l'animale che dovevamo vedere, e sapemmo ahimè che stavolta l'ingresso costava. Entrammo ormai, e dopo un po' di domande fatte in giro, si arrivò finalmente a vedere i cervi. Non vedevo questo animale da più di 17 anni, rendetevene conto. Disse lei che era un regalo che voleva farmi, e io fui contenta. Era una coppia di anziani, anche se lei azzardò l'ipotesi che stessero facendo... La muta. Un cartello invitava la gente ad accarezzare i due animali, poiché ormai vecchiotti. Mi bastò passare le dita a malapena sulla femmina ed un poco sul maschio, per farmi le dita sotto molto scure. Si fecero coccolare e la femmina chiuse pure gli occhi quando l'accarezzai sotto il muso e vicino, e mi interessai anche ad un coniglietto pezzato sotto. Dovetti saltare leggermente la paralizzata bassa di legno per potermi avvicinare di più, ma nessuno si lamentò. Accanto ci stavano due cinghialetti ed un grosso maiale sonnecchiante.
















Il cervo maschio ci notò dopo qualche minuto.
















Coniglio fifone, dove scappi, fatti riprendere!




   













Inutile che scappi, ti prender...




   










Il Cerbiatto Volante... Ed una cerva.














Aveva fame poveretta, e fu molto dolce.







Andammo così via, e io mi sentii addosso una sensazione strana, mista a nostalgia e rabbia. Mentre passavamo per uscire, mi sentivo come una sorta di commozione dentro, alzavo lo sguardo per non fare in modo che quella sensazione uscisse, ma la mia amica non faceva che dire se ero felice, se ero stata bene e annuivo guardando a caso i cespugli. In mezzo a questi c'era pure una statuetta artistica a forma di cervo, che mi fece notare pure lei. Vendevano pure fionde, ed una era pure a forma di cervo con corna, ma nessuna targhetta con questi animali. Strano comunque, anche che, come notammo agli inizi ad entrata parco, che i cervi fossero in "zona Fattoria". Prese lei per me dei volantini, e con leggero anticipo, ritrovammo il nostro conducente. Ci chiese come trovammo il parco, e di nuovo che fosse un peccato averlo visitato così di sfuggita, ma eravamo comunque soddisfatte. Dissi pure che secondo me tra un po' avrebbero portato dei cerbiatti giovani. Guardai i volantini ma dissi che secondo me erano un po' deludenti, troppo commerciali e poco sugli animali presenti era stato scritto. Però a lei piacque il fatto che si potevano fare feste o eventi speciali, chissà perché...
Non avendo molta batteria viva, ma per telefonare da qualche cabina disponibilità sì, ed una zona wi-fi vicino, facemmo in modo di far saper di venire a prenderci in stazione. Erano quasi le sette-otto di sera, e nel mentre, anche se voleva lei mangiare fritto di pesce tornando nel canale delle barche, cambiò idea quando le consigliai di tornare a casa poiché senza possibilità di poter chiamare i suoi e senza soldi abbastanza per mangiare appunto fuori. Tornammo così in stazione, e aspettammo qualche oretta. Oretta passata a parlare della mia evidente miopia. Ero anche stanca, ma questa cosa ormai da un bel po' di tempo mi capitava in qualsiasi ora del giorno, e anche quando stanca non ero. Si scherzava sul fatto che vedessi sdoppiata ogni cosa lontana: provai muovendo le mie scarpe di fronte ai miei occhi, e coprendo gli occhi a turno, prima il destro e poi sinistro. Lei mi abbracciò quando feci la mia amara risata triste sarcastica. Il problema, come dissi, che essendo io una che lavora molto coi computer, non può evitare quindi contatto con lo schermo, quindi a lungo andare mi toccherà usare lenti od occhiali, perché mi successe mesi fa che la cosa mi dette proprio fastidio: oltre che vedere le cose leggermente sdoppiate, fu un po' più peggio, non vedevo per mezzi secondi quasi niente, tutto sfocato o bianco, e ci fu una sera in cui quasi mi sembrava di essere in un incubo perché il difetto non accennava a diminuire.
Chiudendo la parentesi, so che allora ironicamente parlando, avrebbero avuto tutti ragione nell'avermi soprannominato da piccola (pure in famiglia mi chiamavano così) "Topo di Biblioteca": adesso son davvero miope come una talpa, un topo ed un pipistrello, evviva. Poi con gli occhiali sembro una cinese-giapponese, argh.
Tornate a casa, le feci vedere questo corto qua:


Lo vide anche sua madre per un momento (che non mi aspettai), e dopo Iasmin disse a lei che la pecorella/agnello era cattiva. Decidemmo così di vederci la serie animata e The Mist più tardi, perché c'era la tv accesa ed io faccio un po' fatica a sentire i suoni se disturbata da altri ancora vicino. Mi mostrò le sue cassette su richiesta di sua madre, e grazie a lei scoprii due titoli che da anni avevo dimenticato ma ricordando quanto mi facesse angoscia l'uno, e l'altro che ricordavo per una scena orribile, ma non sapendone il titolo, dell'altro. Prima ancora però, tremando di freddo, andammo al camino, e sua madre mi mise una coperta addosso. Iasmin mi mostrò alcuni souvenir, e così per caso, scherzai facendo le voci improvvisate di una statuetta della principessa Sissi, e di una nativo americana della Bolivia. Mi filmò lei però molto dopo, quando ormai mi stavo un po' stancando, ma la feci ridere molto, e disse lei che trovava incredibile la mia disinvoltura nell'inventarmi certi dialoghi senza averli pensati prima. Mangiammo, preparò lei della rucola perché seppe che a me piaceva molto (la rucola è una mia droga alimentare), e sembrava stupita che sua figlia Iasmin la mangiasse. Purtroppo non mi ricordai che avendo lo stomaco da uccellino, due piadine con nutella, spalmata da me stavolta, erano di troppo, e avevo lo stomaco gonfio e pesante. Trattenevo a fatica i rutti. Il suo portatile era già pronto di là, e andammo così a vederci The Mist, o meglio, dopo essere impazzita io nel tentare di farlo partire decentemente: il portatile aveva non pochi problemi e non ti faceva ingrandire senza mettere pubblicità a diffusione massima. Lei rideva io piangevo dalla rabbia verso quei cosi, ahah.
Finalmente riusciamo a vederlo, ma ancora prima, per riprendermi dalla pienezza di stomaco, lessi il mio fumetto, ma lei mi distraeva con alcuni suoi oggetti, e dopo un po' mi chiese di leggere a voce alta cosa avevo tra le mani. Lo feci ma ero come sotto pressione e non riuscivo a capire bene la storia illustrata, a parte che c'era la solita guerra fra soldati e indiani. Quando leggo a voce alta, almeno da tempo ormai, fatico a capire della trama e sceneggiatura.
Vabbeh' finalmente si guardò il film e passò del buon momento di relax. Lei ebbe interesse nel personaggio del soldato dalle sopracciglia a Dracula, e io scherzai sopra questa cosa, specie nella scena del bacio tra questo e la sua fidanzatina. Lei era come terrorizzata dai mostri, mentre io notai ora a rivederlo, un po' di ingenuità degli attori/personaggi, come quando essi dicono dopo l'arrivo delle locuste giganti "Penso siano attratte dalla luce"... No ma va'?
Lei dice di essere contenta della morte della instabile religiosa, ma io dico che seppur condivida l'antipatia verso quella donna, non ne condivido l'omicidio, ma la cosa è riferita in generale: sono contro la pena di morte, dopotutto.
Finito il film, come già notò lei ad inizio, c'erano molti riferimenti al film La Cosa di Carpenter (che io feci vedere a lei anche), lei disse che del primo film non aveva così tanto timore perché in Antartide, ma poi le dissi di una storia che conoscevo, purtroppo reale. Lei suggerì una, pensando citassi quella, ma non era così, ed anzi più terribile. Feci una veloce ricerca di parole chiave e gliela lessi.
http://www.corriere.it/esteri/14_febbraio_03/mistero-passo-dyatlov-nuova-teoria-ecco-come-morirono-quei-9-giovani-escursionisti-c725c222-8ccb-11e3-b3eb-24c163fe5e21.shtml?refresh_ce-cp
Se siete troppo impressionabili, non leggete niente, vi assicuro che è roba sconcertante.
Comunque, lei allora si rimangiò tutto, ed io anche se trovai adesso le scene un po' tirate via, il finale non lo trovai così, ed anzi mi fece stare di nuovo con un malessere dentro come allora.
Molti sul web trovano stupido come sia finita, io no. Volevo anche parlarne, solo della fine di questo film, ma non vorrei lamentele di spoiler o cazzate simili. Sappiate comunque che non biasimo la scelta del protagonista, perché si capisce che era un tipo emotivo, molto, molto emotivo.
Passammo alla serie di Batman, del 1992, che non vedevo da più di 11 anni o chissà quanto. La prima puntata fu abbastanza interessante, ed io scherzai dicendo che volevo la formula del tipo, il tale Man-Bat. Quello dopo, mi fece divertire perché lei era nella fase della primaverilità, e continuava a fare battute maliziose sul Joker e su tutti gli altri villains del cartone. Io la presi in giro chiedendole se le piacevano i soldati:" Ma sono così uguali!" rispose lei. Io domandai allora se le piaceva Gordon, e lei:" Ma è un vecchio!". Risi troppo. Poi feci la battuta spinta sul fatto che Joker forse voleva che Batman notasse le sue richieste d'attenzioni, e che quella panna/latte fosse in realtà qualcos'altro...
Comunque, le rivelai che da piccola avevo una certa antipatia verso Bat-man, ma solo perché trovavo fastidiosa la sua voce in italiano, ed ora rivedermi la serie mi aveva ricordare questa cosa. Comunque adesso non mi da' quasi più fastidio, anche se attualmente con i personaggi ricconi ho qualche astio. La mia personale visione penso sia cambiata un pochetto da quando ho visto questo qua, più l'amica della protagonista Tiana de La principessa ed il Ranocchio (visto prima volta su richiesta della mia amica):

Passammo al terzo, e lei mi fece notare che era sullo Spaventapasseri. Trovai la voce sua molto diversa da quella originale, ma più appropriata per il personaggio, e risi alle battute scolastiche riguardo il villain dagli altri personaggi, mentre lei mi faceva notare quanto fossero sexy i culi dei tizi, anche di Crane.
Questa cosa andò avanti per tutta la puntata: dopo un po', come ad inizio giornata, la minacciai scherzosamente di smetterla, anche se prima avevo pure la bottiglia di coca cola vuota. E va bene avere il rincitrullimento (Sono il Cerbiatto Pipistrellato, ricordatevelo, 'sta citazione ci sta), ma ora basta, pensavo. Comunque morii dal ridere a questa scena qua:
Spaventapasseri: "A quanto pare ho sottovalutato l'Uomo Pipistrello, ma almeno sono riuscito a rovinare l'Università"
Scagnozzo 1: "A me non è mai piaciuta molto la scuola, ma com'è, capo, che tu odi così tanto l'Università?"
Spaventapasseri: "Perché hanno cercato di distruggermi!"
Scagnozzo 2:"Vuoi dire che ti hanno sbattuto fuori perché non passavi gli esami?"
Spaventapasseri:"No, non è per questo, chiudi il becco."
Anche se ahimè, pure io ero malvista a scuola... Ehm, lasciamo stare.
Dopo, io finii di guardarmi la puntata, trovando battute diverse dall'originale, mentre la mia amica stava di nuovo, come suo solito, crollando dal sonno.
Perché di solito son io l'insonne, e lei quella che dorme di sasso così presto (infatti ieri dissi che mi sembrava strano che lei non avesse sonno), così la svegliai: lei disse che ce la faceva, ma io con tono severo le dissi che con me non funzionava e che doveva andare a fare nanna, e tanto per fare adesso battuta con le sue coperte, che sembrava la bella addormentata (mi è venuta in mente adesso).
Curioso che prima dei tre episodi animati, lei fosse come inquieta e come io la prendessi in giro dicendole che essendo vicina alla finestra, era più a rischio di essere attaccata dai mostriciattoli del film The Mist....
Lei andò a dormire, io invece non riuscii a chiudere occhio, cazzo. Ero agitata, e per tranquillizzarmi lessi alcuni dei fumetti prestatomi, come la saga di Elena Mirulla di Sexy Tales. Conoscevo da qualche anno la disegnatrice per un suo disegno sulla saga di Don Rosa su Paperone e Doretta, ma era da un bel po' che non la seguivo più, motivo principale è che il fatto che siano tutti i suoi personaggi, tettoni e fissati col sesso, mi stanca a lunga andare. Mi piace l'erotismo, ma quando diventa una cosa così fissata comincia ad annoiarmi. Infatti dopo già il secondo numero stavo letteralmente pensando di chiudere e riprendere poi, ma visto che sono masochista (ricordate quando decisi di leggermi tutto il Pop Porno mesi fa scrivendone il blog? https://ilcerbiastrello.blogspot.it/2018/03/pop-porno-un-raro-acquisto-pietoso.html) ho continuato. Sono arrivata che il numero a tema Alice nel Paese delle Meraviglie, ha destato in me più interesse (non sarebbe strano), ed era carino rispetto alla altre storie, anche se purtroppo, tutte quelle tizie fissate con il Cappellaio e questo stesso come una sorta di maniaco mi stava facendo innervosire, ma vabbeh. Mi son sentita come una statua di ghiaccio spaccata da una spada laser quando vidi la citazione di Jervis Tetch in una pagina, e la sua immagine in quella dopo. Vidi anche le sue due illustrazioni su Alice a confronto, ed a pare mio, preferivo come disegnava nel 2004. Almeno le tette erano contenute...
A Iasmin dissi prima che mi sarei vista gli altri episodi mentre lei dormiva, ma visto che io ci tengo a non rovinare certi momenti, ho lasciato perdere, e decisi che avrei continuato con la serie solo quando io e lei ci saremmo riviste da me. Lei non lo sa ma non glielo ho nemmeno detto, e vabbeh.
Mi aveva anche mostrato di nuovo, stavolta davanti ai miei occhi, un libro d'arte con illustrazioni di questo tipo, e mandatomi alcune di queste via messaggio, senza che glielo avessi chiesto. Ma mi ha fatto comunque piacere, direi. Tra quelle mandatomi, questa è quella che mi piace di più.

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