24 maggio 2018

Bellagente

C’ho perso il disinteresse per un momento, per poi riaverlo indietro.
Sono una persona abbastanza calma, a dispetto del mio più famoso soprannome (“Mad”), ma quando leggo certe oscenità, voglio per forza dire la mia.
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Il video a cui era rivolto codesto commento era questo qua:

Trattasi di un ragazzo rimasto vicino alla presunta sua auto, in questo stato.
Ora, nemmeno io approvo molto questo genere di cose, ma un conto è provare pietà, un conto è quello che ha scritto quella Mary sotto il video.
Ricordo ancora il suo commento, e quello sotto in risposta da un altro genio come lei.
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Insomma, queste due condividono l’idea di un figlio che ha problemi del genere, fatto nascere e ammazzato dopo da loro:
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Quindi, a questo punto capiamo che addirittura Mary si sente troppo dura, mentre invece per Federica è giusta.
Che sia giusto ed ovvio uccidere il proprio figlio solo perché fa uso di stupefacenti.
E non sto esagerando, l’idea di far fuori codesta vittima della droga viene chiarito poco dopo: ma prima ancora di arrivare a quel punto, decido di intervenire.
Perché certe volte non riesco proprio a sopportare certe frasi.
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Questa dolce Mary poi ha pure la faccia tosta di mettere l’emoticon a risata a quasi tutti i miei commenti.

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Spunta anche un commento mostrato in ritardo prima dei miei, dove dice questa cosa qua:
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Non fatevi ingannare dall’aria docile, appunto.
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Esempio di molta intelligenza, mi domanda come allora dovrebbe fare una madre in quei casi. Perché ovviamente, se dico che è sbagliato voler far fuori un figlio è perché invece voglio drogarlo, giustamente…
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Allora, io non credo affatto di essere una persona buona (non c’entra l’autostima, chiamasi essere realista, ed il credere di non essere ne’ bianco ne’ nero, è una cosa che ho sempre pensato su di me fin da piccola, cioè di stare nel “grigio”: se ci fate caso -ma forse son solo io a vedere così- è allegoria della malinconia, cioè il pensare alle cose anche belle del passato con dolore, la stessa parola si riferisce al male, quindi buono/cattivo, tragicomico…), ma di sicuro non solo non ucciderei la mia prole, ma nemmeno le alzerei le mani addosso.
Dice così che è meglio essere insensibili e stronze, o pazze aggressive, che provare empatia.
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Contro-ribatto perché questa cosa la voglio spiegare, sento il dovere di farlo. Chi ha studiato i vari casi delle piaghe sociali, come bullismo, od anche la cronaca nera, sa bene come spesso funziona. Molti di questi ragazzi e ragazze, o non più in quell’età, hanno sofferto problemi in famiglia.
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Anche lei contro-ribatte, con un’estrema perla di estro geniale.
Ecco, come dicevo prima, lei dimostra avere le idee molto chiare sull’argomento.
Traduzione del suo magnifico italiano:
Infatti non ho detto di picchiare, legga bene. Io lo levavo direttamente dal mondo!
E non è metaforico, significa proprio uccidere, far fuori, picchiare fino a farlo morire.
E questa dice di essere fiera di essere di questa idea.
Purtroppo non è la prima, ne’ sarà l’ultima, che fa queste terrificanti discorsi.
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La mia ultima risposta, perché mi rendo conto che questa è proprio fusa di cervello, è parola sprecata davvero la mia, e non voglio certo incazzarmi dell’altro per una stupida di questo genere.
I secondi e terzi paragoni son per far capire che di esempi simili ne ho incontrati a bizzeffe sul web (qualcuno anche nella vita reale).
Mi fa solo rabbia e tristezza che ci vadano di mezzo le future generazioni, con persone di questa mentalità così passiva e retrograda.
Siamo nel 2018, ed ancora c’è gente convinta che alzare le mani sui bambini sia un ottimo metodo educativo, pure se loro stessi han ricevuto lo stesso ignobile trattamento.
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Codesto esempio di estrema intelligenza ed empatia continua a commentare, ma io non rispondo più.
Già non capisco cosa cazzo abbia scritto nel penultimo commento, ma son dettagli.
Forse ha detto di aver aiutato qualcuno di questi ragazzi, e che questo sia tornato a bere o a drogarsi.
Ci può essere, e la colpa non è tutta sua, ma perché ridere sfacciatamente di una cosa ovvia? Anche se non suo figlio, che c’è da ridere su una realtà fin troppo ovvia? Che c’è da ridere sul passato tragico di molti di questi giovani che finiscono in certi brutti giri?
Poi bello, dice che non dovrebbero drogarsi, e invita me a lavarmi la bocca con dell’acido.
Ormai molti giovani si fanno di ogni cosa, e danno inizio a pericolose mode, quindi chissà, magari qualcuno preferisce ripulirsi con quel corrosivo?
Poi, dice che io sarei il bue, ovvero l’ipocrita.
Ovvero quella senza cuore, quella che dice che non potendo uccidere chi fa uso di sostanze, allora nel caso opposto per evitare ciò, fa in modo che si rovinino ulteriormente. Ah beh giusto, son io che mi sto dicendo di essere orgogliosa di far fuori delle persone, anche sangue del mio sangue, son io l’ipocrita violenta.
Perché questa dice “purtroppo” ma poi fa vedere benissimo che non gliene frega un cazzo.
Io ho avuto un’amica che ha avuto problemi simili, e conoscevo un tipo che si ubriacava spesso (anche se non giovane e approfittatore), e ho conosciuto altrettanti casi simili: ma mai avrei pensato di farli fuori.
Ma poi, lei dice di non essere madre, ma anche se fosse, che razza di donna sei a voler la morte dei tuoi figli?
Ne parlai anche con una mia amica, e questo mi ha fatto ricordare al classico egoismo da genitori, che non essendo riusciti a fare il figlio a modello loro, addossano le colpe su esso, invece di aiutarlo a stare bene.
Se non riesci nel tuo intento la colpa è anche tua, certo non sempre, ma nel caso dei figli la responsabilità è tua, non hai scuse.
Se un figlio è debolmente attratto da droghe, può essere che qualcuno nella famiglia ne sia assuefatto, o che non abbia ricevuto abbastanza sicurezza in se’ per averne bisogno.
Non esiste che un figlio sicuro di sé cada nella droga (non sto parlando di intelligenza, molti artisti hanno vizi simili), come non esista che (non sempre può andare così, ma dipende sempre) non possa cadere nel vizio che porta già un genitore.
Io son stata cresciuta per buona parte in una famiglia in cui fumavano tantissimo, si spendeva parecchio in sigarette e vino, mio zio Gianni morì di problemi legati all’alcolismo ed io stessa spesso facevo da tramite spesa per le sigarette del bar vicino.
Stranamente, quando mi offrirono una cannetta un anno di tanto tempo fa, rifiutai.
Non ho mai sentito il bisogno di fumare, e non tollero droghe tossiche, ma forse nemmeno quelle naturali.
Certo mi piace il caffè, forse unica droga che mi concedo, ma non sono mai stata in quello stato. Una volta solo ero quasi brilla, con una mia ex amica, ma perché chiacchierando con due ragazzi conosciuti al pub per caso, non mi accorsi di quanta birra stessi bevendo. Fu veloce, e appena la mia ex amica di allora mi prese la testa per metterla sotto acqua mi ripresi subito. Ma non sono mai stata una bevitrice incallita, anzi nei pub bevevo solo acqua e coca cola, i drink non mi attiravano e volevo avere sempre il controllo della mia persona.
Ironicamente, a causa del mio carattere un po’ pazzerello, visionario e scatenato (certe volte), qualcuno pensava davvero che mi facessi di qualcosa, ma chi mi conosce sa che non mi sono mai fatta di niente: sono fatta proprio così di mio.
Motivo forse per cui non ho bisogno di roba estranea in corpo per gasarmi.
Mia sorella invece, già da ragazzina cadde nel consumo di sigarette, cosa che fa tutt’oggi.
Potrei direi forse come mai lei sì ed io no, ma mi astengo perché uscirei troppo dal discorso centrale.
Quello che voglio far notare invece è la gran parte degli italiani (e non solo) che va fiera di sentimenti così aggressivi nei confronti di chi cresce.
Essendo la cosa molto a cuore per me, uno dei tanti argomenti sociali che mi fa non poca rabbia (del resto se mi chiamavano Mad c’è un motivo, ribadisco), non posso non poter rispondere e dire la mia.
Non dico che io possa risolvere granché (sarebbe impossibile) ma qualcosa sento di doverlo fare, almeno far capire a tanti che non tutti abbiamo lo stesso carattere ed esistenze, e che lasciarsi andare a certi atteggiamenti non può altro che essere dannoso, non educativo come invece tanti di loro lasciano far credere.
Perché come ho detto prima, ci son persone che da piccole son state malmenate, e che credono o vanno addirittura orgogliosi, di meritarsi di essere stati picchiati quando erano molto piccoli.
Mesi fa, mi è stata data prova di questa teoria un recente post la cui immagine domandava: Voi picchieresti i vostri figli?
E’ terricante e triste (almeno per me) aver visto un migliaio di commenti a favore.

9 e mezzo su 10 a totale approvazione.

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